Esce di prigione e ricomincia a maltrattare la moglie: 43enne di Casalanguida di nuovo in cella

Dopo essere stato in prigione a Regina Coeli, a Roma, il 13 dicembre scorso, ora è rinchiuso nel carcere di Vasto (Ch) per nuove minacce alla moglie, maltrattata per 10 anni e da cui si sta separando.

Per meglio proteggere la donna il gip del tribunale di Lanciano (Ch), Massimo Canosa, ha firmato una seconda ordinanza cautelare, dal momento che l’indagato, S.T., 43 anni, di Casalanguida (Ch), ha violato il provvedimento di avvicinarla e contattarla, emesso il 3 gennaio dopo l’uscita dalla prigione. E’ accusato di maltrattamenti in famiglia e tutto nasce dalla sua morbosa gelosia.

Difatti, ha reiteratamente contattato telefonicamente la moglie, fin dal giorno successivo all’applicazione del divieto di avvicinamento, ingiuriandola e minacciandola in modo grave anche con messaggi audio e video. Degli accertamenti si sono occupati i carabinieri di Atessa (Ch), coordinati dal capitano Alfonso Venturi. L'Arma ora ha pure lanciato una campagna antiviolenza (vedi foto).

In questa vicenda la vittima si trova in una condizione di abbattimento psicologico e di prostrazione, in grado di minare fortemente il suo equilibrio psicofisico e costringendola ad una vita penosa e intollerabile.

L’inchiesta è partita a fine novembre su denuncia della malcapitata, dopo l’ennesimo pesante litigio. I maltrattamenti duravano dall'inizio del matrimonio, denigrata spesso in presenza dei tre figli. Comportamenti mai denunciati, con la speranza di un cambiamento che non c'è stato. Lui la controllava sistematicamente, ad ogni passo, con sistematiche scenate, ingiurie, offese che degeneravano in spinte, schiaffi, minacce di morte e lancio di oggetti. Modi violenti che avevano portato la donna ad isolarsi e uscire solo con figli e un parente.

Tre anni fa il padre-padrone sfregiò con un coltello la guancia del fidanzatino diciottenne della figlia, perché non voleva quella relazione.  28 lug. 2022

WALTER BERGHELLA

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