La Majella è uno scrigno contenente milioni di metri cubi di acqua che è purissima perché a custodirla “c’è un cappuccio di roccia - spiega il biologo Tommaso Pagliani - alto circa 2mila metri”.

Parte di quest’acqua confluisce nelle sorgenti del fiume Verde, che rifornisce 160mila utenze - tra famiglie e aziende - in provincia di Chieti. E che, inoltre, serve pastifici e alimenta centrali elettriche. I cittadini di acqua se ne vedono arrivare sempre di meno, con disagi, soprattutto di notte, quando, ora, sono in 30mila a ritrovarsi con i rubinetti a secco, perché mancano 250 litri rispetto alle necessità. Per non parlare di quello che succede d’estate. Acqua bene prezioso e nella Giornata internazionale ad essa dedicata la società Sasi promuove, al Polo museale di Lanciano, un confronto sui cambiamenti climatici, con scenari e prospettive riguardanti il territorio. Le sorgenti del Verde sono un serbatoio prezioso.

“La temperatura dell’acqua - evidenzia Pagliani - è inferiore a 10 gradi tutto l’anno, impedendo così la proliferazione di batteri. Essa è limpida; presenta una concentrazione di nitrato molto bassa e questo è indice di assenza di inquinamento organico e da fertilizzanti; è di media-discreta durezza, che viene data da calcio e magnesio; ha una bassa concentrazione di sodio”. In sostanza “è microbiologicamente pura alla fonte” ed “è oligominerale, potrebbe essere direttamente imbottigliata”. Sarà osservata speciale dato che la Sasi si è dotata di un laboratorio interno nel quale ne sarà monitorato costantemente lo stato. Ma bisogna fare attenzione ai mutamenti climatici, come dice Piero Di Carlo, docente di Fisica dell’atmosfera e climatologia all’università “d’Annunzio”. Si sofferma sulla scarsità delle precipitazioni: pioggia e neve cadono sempre di meno e la situazione, in generale, risulterà a mano a mano più critica, con condizioni di stress idrico.

Sergio Rusi, geologo e professore all'ateneo "d'Annunzio", uno dei maggiori studiosi delle sorgenti del Verde spiega le loro caratteristiche e come si… ricaricano. “Dal momento in cui nevica - fa presente - occorrono circa tre mesi e mezzo al manto bianco per sciogliersi e rifornire le sorgenti”.

Il presidente Sasi, Gianfranco Basterebbe, illustra gli interventi che si stanno mettendo in atto per incrementare la disponibilità di acqua e per ampliare ed efficientare le reti di distribuzione, che sono un colabrodo, come conferma il vice presidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente. "Questo è il maggiore dei problemi - rimarca - su cui stiamo investendo e risposte concrete giungeranno con i fondi dal Pnrr". 26 mar. 2022

@RIPRODUZIONE VIETATA

totale visualizzazioni: 1730

Condividi l'Articolo