Tutela dei trabocchi, ma solo a parole, finora, da parte della Regione a guida Marco Marsilio. Lo denuncia Azione Abruzzo che, sulla questione, presenta, con il parlamentare Giulio Sottanelli, un’interrogazione al ministro per le Politiche del mare Nello Musumeci.

Non assoggettare le antiche macchine da pesca che punteggiano il litorale chietino, alla direttiva Bolkestein e al disegno di legge Concorrenza: questo chiede Azione. Bisogna evitare che finiscano in mani, magari estere, che potrebbero sradicarne e snaturarne il valore storico e artistico. Sono strutture da salvaguardare e da salvare, come rimarca anche la loro candidatura, portata avanti da sette regioni italiane, a Patrimonio culturale immateriale Unesco. E come spiega ai microfoni di Abruzzolivetv, Giovanni Luciano, segretario di Azione per la Provincia di Chieti.

"Quello che chiediamo al ministro è di chiarire definitivamente se i trabocchi  – vista tutta una serie di fondate ragioni - saranno esclusi dalle procedure di gara previste dal ddl Concorrenza e dalla direttiva Bolkestein in quanto non assoggettabili alla normativa e/o esclusi dalla stessa", viene spiegato. 

"Marsilio - rimarca  Luciano - ha pubblicamente promesso a Roma a febbraio, nell'incontro “Bolkestein e Trabocchi”, di adoperarsi celermente per avere una risposta definitiva e chiarificatrice sulla vicenda, ma ad oggi niente, anche a seguito di diverse richieste e solleciti da parte degli operatori che non hanno avuto nessuna risposta. Abbiamo appreso però che solo qualche settimana fa è stata inviata una richiesta al ministro per un incontro per rappresentare la questione. Sconcertante che per una richiesta di così elevata importanza siano necessari sei mesi e sconcertante il fatto che questa richiesta dimostra come fino ad ora non si sia fatto niente".

“Ricordiamo che il Presidente Marsilio è un esponente nazionale di Fratelli d’Italia, partito che governa attualmente il Paese. A questo punto due sono le cose: o Marsilio non conta nulla a livello nazionale, o Marsilio dei trabocchi e dell’Abruzzo non importa. Qualsiasi opzione certamente è allarmante”, sottolinea Luciano.

“Questa non è una battaglia in difesa di un privilegio, tutti concordano che i trabocchi non rientrano o sono esclusi dalla stessa direttiva comunitaria. È necessario, però, porre fine a questa incertezza celermente per dare l’opportunità agli abruzzesi, custodi di questa tradizione,  che vogliono investire nel migliorare queste strutture e salvaguardarle di poterlo fare. I trabocchi sono il nostro simbolo per antonomasia, non si può più perdere tempo”, conclude Luciano. 09 ago. 2023

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