Calcio, Mondiali di Francia. Due abruzzesi nella Nazionale femminile azzurra: sono del Vastese e della Marsica
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La Nazionale targata Milena Bartolini esordisce con il botto, vincendo nei minuti di recupero, al 95esimo, per 2-1 contro la temibile Australia, ai Mondiali femminili di calcio in svolgimento in Francia.

Non era cominciata bene, l'Italia era passata in svantaggio nel corso del primo tempo, con il gol della Kerr, segnato sulla corta ribattuta della Giuliani su un calcio di rigore, ma nel secondo tempo al 56esimo la  Bonansea accorciava le distanze, e nei minuti di recupero con un colpo di testa consegnava la vittoria alle azzurre.

Un successo a cui ha contribuito anche l'Abruzzo: sono due le figlie della nostra regione che militano in Nazionale. Daniela Sabatino, nata a Castelguidone (Ch), nell'Alto Vastese, il 26 giugno 1985, è cresciuta calcisticamente, come attaccante, nelle file del Campobasso. Ha esordito a soli 15 anni in serie A, segnando il suo primo gol contro il Milan, squadra che lei tifa e nella quale milita dall'estate scorsa. Il suo palmares è di tutto rispetto, tantissimi i gol realizzati nel corso della sua carriera; tante le formazioni delle quali ha fatto parte: Campobasso, Isernia, Castelnuovo, Rapid Lugano (squadra svizzera). Ma è soprattutto con la Reggiana, (in cui ha collezionato 114 presenze e ha segnato 87 reti), con cui ha vinto la Coppa Italia nella stagione 2008/9 che ha raggiunto i massimi livelli. E' passata poi al Brescia, con cui ha conquistato il titolo di capocannoniere in seria A, una Coppa Italia e uno scudetto. Dopo 8 anni si è aggregata alla neonata squadra femminile del Milan.

L'altra abruzzese, rimasta per ora in panchina, è Linda Turceri Cimini, nata ad Avezzano  (Aq) il 4/4/ 91 ruolo difensore. Ha militato in Lazio, Cervia, Riviera di Romagna. E' stata selezionata da Antonio Cabrini ed ha esordito con la nazionale nel 2015, contribuendo alla causa azzurra.

Sono passati vent'anni anni dall'ultima presenza delle calciatrici azzurre ai Mondiali, in una realtà ancora troppo maschilista, contro tanti pregiudiz. La speranza, ora, è che si vada avanti il più possibile.

Uranio Ucci

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