Un pomeriggio di un freddo 9 gennaio 2021 non faceva assolutamente presagire, a una ragazza di 14 anni e mezzo, la drammatica conclusione di quella giornata che doveva essere di relax e convivialità: è stata violentata da un amico degli amici.
Una turpe vicenda che vede protagonista un albanese di 27 anni, residente in un comune sangrino, che adesso è stato ammesso al rito abbreviato, con l’accusa di violenza sessuale aggravata dalla minore età, con processo che si celebrerà il prossimo 20 novembre, dinanzi al gup Giovanni Nappi.
Quel doloroso pomeriggio la vittima, che sei mesi dopo doveva compiere 15 anni, riceve un invito da un’amica a trascorrere alcune ore in compagnia di altri due amici maschi. Passa il tempo, si ride, si scherza poi l’amica e il ragazzo proprietario dell’abitazione vanno via mentre in casa restano l’imputato, difeso dagli avvocati Antonio Valentini e Andrea Pizzirani, e la minorenne. Il giovane inizialmente si avvicina all'adolescente, che è italiana come l’amica, la bacia e la palpeggia con un gesto repentino, mentre lei si ribella e la scongiura di fermarsi e star fermo, poi la prende per mano e la porta sul letto; le toglie i vestiti e la violenta.
Lui, più grande, ne approfitta, sovrastandola anche dal punto di vista fisico. Un orrore per la giovanissima. Il mondo le crolla addosso per quell’orribile e inattesa esperienza. Per mesi tiene dentro il segreto e tutto il dolore che le ha provocato la vicenda. Quindi decide di confidarsi con la mamma e, aiutata da una psicologa, si decide alla fine per la denuncia contro lo stupratore, stabilmente residente nel paese teatro del terribile episodio.
La violenza sessuale continua ad avere numeri elevati a Lanciano e comprensorio, dal momento che in un solo giorno dinanzi al gup c’erano tre casi di violenza sulle donne, di cui due sono stati rinviati ad altra data. Fenomeno che ormai spaventa anche in considerazione del report dello scorso anno della Procura di Lanciano che parlava di incremento con 108 fascicoli giudiziari aperti, il 13% in più sul precedente rapporto che il procuratore capo Mirvana Di Serio ha inviato alla Corte d’ Appello dell’Aquila.
In aiuto alle donne a Lanciano ci sono centri antiviolenza e lo sportello di Dafne, presieduta dalla psicologa e psicoterapeuta Margherita Barone, quest’anno ha visto aumentate le richieste di aiuto, più 18 casi, per un totale di 80 donne prese in carico. A Vasto il centro Donnattiva registra a sua volta 113 donne aiutate, con un 23 unità. “Il fenomeno della violenza di genere è molto preoccupante e orribile – dice la consulente legale di Dafne, l’avvocata Pina Benedetti -. Le richieste di aiuto continuano. Le donne vengono aiutate e sostenute a prendere poi le decisioni che restano loro quando sono pronte. Quello che emerge è solo la punta dell’iceberg anche se ci sono sempre più donne che prendono coraggio ed escono allo scoperto. Le violenze non sono solo quelle sessuali, ma anche i maltrattamenti. Quanto alle donne straniere, queste spesso si vergognano di denunciare o farsi supportare, perché si sentono isolate; la loro cultura rende tutto più faticoso. Spesso emerge che un 25% di donne maltrattate ha ricevuto violenza da bimba. E’ molto importante la formazione, prevenzione e l’educazione all’affettività sin dalla scuola. Noi lo facciamo parlando con i ragazzi, genitori e insegnanti”. Purtroppo i centri antiviolenza continuano ad avere poco sostegno economico. 06 ott. 2023
WALTER BERGHELLA
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