Pescatori subacquei di frodo beccati ad Ortona con 1.500 ricci di mare
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Tre pescatori subacquei, privi di qualsiasi tipo di autorizzazione, sono stati multati la notte scorsa dalla Capitaneria di porto di Ortona per pesca di ricci di mare in zone vietate e con attrezzature non consentite.

L’attività di controllo è stata appositamente pianificata dopo che, a partire dalla scorsa settimana, diversi cittadini avevano segnalato presenze sospette, durante la notte, sul litorale compreso tra Punta Ferruccio e Lido Ricco.

Dopo aver raccolto informazioni, ed a seguito di vari appostamenti in borghese, i militari hanno stanato dapprima due individui a terra – risultati essere poi i pali della “banda” -, e successivamente un sub, con tanto di luce notturna, in acqua, al... lavoro. Dopo una paziente attesa, i marinai della Capitaneria sono usciti allo scoperto proprio mentre i  sospettati erano intenti a caricare su un autoveicolo, parcheggiato a ridosso della spiaggia del Lido Riccio, il bottino della serata: due ceste con oltre 1.500 ricci di mare.

Il gruppetto, una volta identificato, è risultato essere composto da volti noti, recidivi in queste violazioni, e provenienti da regioni del sud Italia. Le sanzioni, in questo caso, vista anche la recidiva, ma anche l’ingente quantitativo di ricci prelevato, sono state ben due, per un importo complessivo di oltre 17.000 euro. I ricci, ancora vivi, sono stati subito rigettati in mare mentre l’attrezzatura, anch’essa sequestrata, sarà con buona probabilità avviata a confisca definitiva.

"Purtroppo - rimarca la Capitaneria - l’arrivo della bella stagione ha riproposto quella che sta diventando una presenza fissa per le coste dell'Abruzzo: scorribande di pescatori abusivi che depredano i fondali marini da specie ittiche particolarmente richieste dal mercato, come i ricci ed i polpi, e la cui presenza è sempre più messa a repentaglio dalla spregiudicatezza con cui, ormai da anni, vengono prelevate senza alcun discrimine".

Il blitz della notte scorsa segue, di qualche settimana, quello messo a segno pochi chilometri più a sud dai militari dell’Ufficio circondariale marittimo di Vasto, che aveva portato al sequestro di circa 60 chili di ricci di mare appena pescati a Casalbordino.

"Le attività illecite rilevate ieri - viene ancora sottolineato - destano particolare preoccupazione, oltre che per la tutela delle specie ittiche e dell’ambiente marino, anche per la sicurezza fisica degli avventori: la zona dove sono stati colti in flagrante i subacquei, infatti, è  totalmente interdetta a qualsiasi attività poiché interessata a nord, dalla presenza del cantiere per il ripascimento del lido Riccio, ed a sud dalla presenza di fenomeni franosi. Rigurdo alle frane, oltre all’ordinanza di interdizione del Comune di Ortona, proprio ieri è stata emanata dalla Capitaneria di porto di Ortona l’ordinanza  62/2024, per assicurare anche in mare un’adeguata fascia di interdizione a tutela di bagnanti, pescatori e diportisti". 29 mag. 2024

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