Comune Lanciano. Polemica a lume di lampione tra Paolucci e Verna

Luci di... polemica. E' botta e risposta tra Tonia Paolucci e Giacinto Verna, rispettivamente assessore ed ex ai Lavori Pubblici. I due non se le mandano a dire. 

I fatti e l’accusa. Una protesta inscenata in contrada Sant'Amato a Lanciano dai consiglieri di opposizione per il mancato ripristino dell'illuminazione pubblica; un palo dell’illuminazione pubblica caduto su un'auto perché marcio e un altro, anch'esso malmesso, buttato giù nei giorni scorsi, dalle raffiche di vento, nel quartiere Santa Rita, scatenano le ire di Paolucci. "Con quale faccia, ma soprattutto con quale coraggio, la minoranza abbia sollevato polemiche sulla situazione dell’illuminazione pubblica in alcune zone della nostra città, visto che i disservizi e i problemi sono legati soprattutto alla convenzione sottoscritta dall’amministrazione di Mario Pupillo nel 2017", accordo sottoscritto con la Ceie Power (oggi Lumangest).

Soldi, progetti mancati accusa l’assessore: "Un accordo – ha dichiarato – che non prevede la manutenzione dei pali con trattamento anticorrosivo, ma solo dei corpi illuminanti e dei differenziali. Il risultato di questa scelta è emerso in tutta la sua gravità con il crollo dei lampioni a Santa Rita, che ha portato alla rimozione di altri pali ritenuti pericolosi per la sicurezza (sette in totale). Non è stato previsto neppure un piano di controllo e manutenzione dei pali e dal 2017 ad oggi sono stati circa 185 gli interventi di ripristino da fare su pali incidentati, danneggiati e corrosi. Non solo. In questi anni sono stati efficientati 6.464 punti luce e sostituiti appena 150 pali della pubblica illuminazione. Ne mancano ancora altri 150, oltre a tutti quelli alimentati con il fotovoltaico e mai censiti".

E: "Per raggiungere l'efficienza energetica – rimarca Paolucci – è necessario migliorare il rendimento del sistema, che non passa solo dalla sostituzione delle lampade, come deciso da Pupillo e dalla sua amministrazione di centrosinistra, ma anche e soprattutto dal rifacimento della linea e dei quadri, punti completamente ignorati dall’ex primo cittadino e dal suo vice Verna quando sottoscrissero la convenzione. Ad oggi la società ci ha rimesso un preventivo di spesa per la sostituzione dei cavi e dei quadri nelle zone in cui sono state rilevate le maggiori criticità e la somma ammonta a circa un milione e 700mila euro. Forse se chi oggi si fa fotografare con un lumino in mano ci avesse pensato quando amministrava la città, probabilmente l’esborso per le casse comunali sarebbe stato diverso".

La replica dell’ex assessore. Verna lascia trascorrere il fine settimana e poi accende le luci... su passato e presente: “L'assessore alla Transizione ecologica, Tonia Paolucci, è entrata a gamba tesa, mostrandosi nervosa e stizzita tanto da attaccare sul personale il sottoscritto, senza rendersi conto che non ho firmato alcuna convenzione in quanto all'epoca non solo non avevo la delega all'ambiente (settore competente, oggi in capo a lei), ma non ero neanche assessore ai Lavori pubblici (lo sono diventato ad ottobre 2017)”.

Poi Verna fa presente che “a distanza di pochi giorni da quella protesta che tanto l'ha infastidita, il suo assessorato trova e impegna i soldi (determina numero 68 del 03 novembre 2023) per ripristinare il palo e quindi la pubblica illuminazione a Sant'Amato/Madonna del Carmine. E quindi significa che si poteva fare anche prima, senza lasciare la contrada al buio per 6 mesi. Allora serve protestare e evidenziare lacune e mancanze!"

"L'assessore Paolucci - evidenzia - ha avuto due anni per fare una ricognizione certosina dei pali della luce, valutare quelli pericolanti, quelli da sostituire, farsi così una idea dello stato dell’illuminazione pubblica in città e nelle contrade. Invece in questi due anni di amministrazione non è stata portata avanti alcuna iniziativa per migliorare la pubblica illuminazione in città. La sua risposta scomposta e nervosa è dovuta forse al fatto che sta toccando con mano le difficoltà di amministrare e le difficoltà della sua maggioranza, dilaniata da tensioni interne. Adesso tocca a chi amministra, e che finora evidentemente ha dormito, fare qualcosa". 07 nov. 2023

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