Sanzioni e sequestri: finisce male per i bracconieri la pesca notturna nel fiume Pescara

Beccati mentre pescavano di frodo. 

L'operazione è della Guardia civile ambientale di Pescara e a cadere... nella rete sono stati quattro casertani. 

E' successo la sera dello scorso 21 maggio. Durante la perlustrazione per il controllo nelle acque interne e la tutela della fauna ittica, così come disposto dalla Regione Abruzzo, in località Villanova di Cepagatti  (Pe), nei pressi dell’ex centro commerciale Auchan, la squadra anti bracconaggio composta da Manuela Fedele, Fabio Masciulli Ferri e Alessandro Sonsini, hanno individuato, parcheggiata in modo da non essere avvistata dalla strada, in un anfratto, che porta al margine del fiume Pescara, che costeggia un lato della discoteca "il Dollaro", un Fiat Doblò. Nel mezzo c'erano attrezzature da pesca. Sono stati attivati accertamenti ed è stato appurato che il veicolo arrivava dalla provincia di Caserta.

Pescara e provincia - spiegano le guardie - sono la meta preferita dai pescatori di frodo della Campania, "che giungono nel fine settimana". Tra la vegetazione, sulle sponde del fiume, in una zona impervia, sono state notati "quattro individui, distanti tra loro, che armeggiavano con attrezzature non consentite che permettono la cattura delle anguille". 

E' scattato l'appostamento, e in rinforzo sono arrivati i carabinieri del Nucleo radiomobile.

Alle 22 il gruppetto, torce elettriche alla mano, si è fatta strada per far ritorno alla macchina. Sono tutti saliti a bordo. L'auto ha percorso il viale che porta all’uscita sulla strada principale, ma qui è stata blocata. Interrogati, hanno risposto "che non stavano facendo nulla di male e che avevano praticato pesca sportiva dopo essere arrivati a Pescara per una passeggiata".

Ma nel cofano c'erano canne da pesca particolari (dette maciaccia) e ombrellini vietati, ma anche roncole e falci. C'erano anche sei anguille, rimesse in acqua. 

Sono stati segnalati per il possesso di arnesi e oggetti atto ad offendere e a loro carico sono state elevate sanzioni amministrative che ammontano a circa 9.000 euro. La vettura è stata sequestrata. Avvisati i carabinieri del Cites per ulteriori accertamenti. 24 mag. 2022

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