Un'oscura tragedia si è consumata a San Giovanni Teatino (Ch). Un episodio blindato dalla Procura, che ha aperto un'inchiesta e che sta cercando di far luce sull'accaduto.
Un uomo di 35 anni, Simone Di Gregorio, residente a Pescara, affetto da disturbi psichiatrici e seguito dal una struttura sanitaria, dal Centro di igiene mentale, è morto in circostanze ancora da chiarire.
Il dramma risale alle scorse ore. Il giovane è stato avvistato mentre correva nudo per le strade della cittadina, in evidente stato di confusione. Sono stati allertati i carabinieri, che sono intervenuti per tentare di fermarlo. A quel punto si sarebbe avvicinato ai binari, in via Aldo Moro. Lui era agitato; nei giorni passati aveva aggredito il padre. E' stato usato il taser, pare a più riprese, nel tentativo di bloccarlo: ciò nonostante ha continuato a manifestare comportamenti ritenuti "anomali".
A questo punto sono intervenuti i sanitari, somministrando al paziente un calmante e lo hanno trasportato in ambulanza all'ospedale di Chieti. Ma il malcapitato è morto durante il tragitto: è giunto all'ospedale senza vita. Da qui comincia il mistero. Cosa è accaduto durante il tentativo di fermare l'uomo? Quali effetti su di lui ha avuto la pistola elettrica? O gli è stato fatale il farmaco inoculato? O la combinaziione dei due elementi? Sono le domande a cui gli inquirenti devono rispondere.
Le indagini sono ora in corso. Si cercherà di stabilire se il il giovane abbia assunto altri farmaci o sostanze che abbiano influenzato il suo comportamento; se sia stato vittima di un trattamento inadeguato da parte dei medici o se, in ultima analisi, altre cause abbiano contribuito a generare il dramma.
Il sindaco Giorgio Di Clemente dice di non avere informazioni sufficienti, confermando la complessità del caso. Ora gli sguardi sono puntati sulla Procura e sul magistrato Marika Ponziani, che si impegna a cercare la verità.
Attesa l'autopsia, che si prospetta a questo punto fondamentale. 14 ago. 2023
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