Se n’è andato in silenzio. Con tutta la sua storia lancianese. E' morto ieri Guerino Rapini, 90 anni. Per tutti era 'Otello', il giocattolaio.
Per quasi 43 anni il suo negozio è stato un cult per i giocattoli dei bambini di Lanciano e dintorni, dapprima nel locale in corso Trento e Trieste (accanto la gioielleria Petragnani) e poi in quello fra via De Crecchio e via F. Filzi. Il nonno Guerino iniziò nel 1920 a fare spola fra Lanciano e Pescara da ambulante di giocattoli. Successivamente, nel 1962, il padre di Guerino, Otello, aprì l’attività “Casa del Giocattolo Otello”.
La sua attività è stata la prima in città a vendere giocattoli. Lì dentro entravi in un regno di avventure: soldatini, costruzioni Lego, tombole, archi, frecce, trenini, palloni di ogni tipo. E soprattutto per Natale Rapini era un appuntamento fisso per i “Babbo Natale” in cerca di fantasia e consigli per i regali da mettere sotto l’albero. Alla domanda: “Ma questo dove lo hai comprato?” puntualmente il lancianese poteva rispondere: “Come dove? Ma da Otello!”. Un punto di riferimento unico per la “città dei bambini”.
A maggio del 2005 Rapini ha chiuso la sua attività, “schiacciato” da una concorrenza selvaggia dei centri commerciali che aprivano come funghi a Lanciano.
Rapini lascia la moglie Lina e i figli Assunta e Otello. I funerali si svolgeranno nella chiesa di S. Lucia a Lanciano sabato 22 luglio alle 16. 22 lug. 2023
ALESSANDRO DI MATTEO
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