Lanciano. Mamma con due figlie disabili e sfratto pendente. Paolini: 'Ecco che sta facendo il Comune'

Per un difetto di notifica, l’udienza per la procedura di sfratto, fissata per ieri in tribunale a Lanciano (Ch), è stata rinviata al mese prossimo. E' comunque tutta in salita la vicenda personale di Natalia Bellovà e delle sue due figlie minorenni invalide perché è settima nella graduatoria provvisoria per l’assegnazione di un alloggio popolare. Per ora non ci sono soluzioni immediate.

"Purtroppo non è l’unico caso che abbiamo", ci dichiara Filippo Paolini, sindaco di Lanciano. Eppure sindaco c’è una situazione che va avanti da anni: dal 2016 (la prima domanda protocollata dalla signora) c’è la domanda per l’assegnazione di un alloggio popolare: "Sì lo sappiamo, la signora viene assistita da anni. Attualmente usufruisce di servizi e frequenta costantemente gli uffici dei Servizi Sociali per diverse richieste ed attività (domande, voucher, informazioni): la situazione è monitorata costantemente dai professionisti del settore. Nell’anno 2022 la signora non ha manifestato alcuna difficoltà, né economica né relativa ai servizi. Nel maggio scorso ha deciso di interrompere la frequenza del Centro diurno per le proprie figlie, facendo presente che il Centro non era più idoneo alle loro necessità. Per tale motivo il Servizio sociale ha ritenuto opportuno aumentare le ore di assistenza domiciliare per garantire una maggiore copertura giornaliera".

Inoltre - precisa il sindaco - "ad oggi il Servizio Sociale non ha ricevuto da parte della Bellovà alcuna richiesta di sostegno economico né era a conoscenza della condizione di emergenza abitativa descritta nell’articolo, dato che il nucleo familiare ha beneficiato dei suddetti servizi". Comunque "attenzione massima da parte nostra. Dinanzi ad uno sfratto, non ci sono case da consegnare nell’immediato. Ma faremo di tutto per provvedere alle sue necessità". Il problema abitativo comunque permane, e tra l'altro c’è da tener conto che l’alloggio da destinare deve essere secondo le esigenze delle ragazze.

Abbiamo contatto l’Ater per capire meglio la questione. "Il compito dell’Ater - dichiara il presidente Fausto Memmo - è fare manutenzione degli immobili della Regione Abruzzo e darle in disponibilità ai Comuni di competenza come Lanciano, Vasto ecc... Il Comune assegna le case in funzione delle disponibilità che segnaliamo. Nel caso specifico abbiamo la necessità di un provvedimento amministrativo per una assegnazione provvisoria nell’attesa di una definitiva".

Natalia Bellovà, 47 anni, slovacca, ha due figlie gemelle di 14 anni con gravi disabilità: una è in carrozzina ed una con disabilità minori della sorella. Settimane fa ha ricevuto un provvedimento di sfratto a seguito di una morosità dall’aprile 2022: "Non per mia negligenza, semplicemente perché sono venuti a mancare soldi". Lavoro part-time, 4 giorni a settimana; entrate non bilanciate alle necessità della situazione di handicap delle figlie, fra visite specialistiche e spese di assistenza. A maggio 2022 purtroppo, l’implacabile burocrazia si abbatte su questa famiglia ed il Comune di Lanciano, non essendoci più i requisiti, taglia l'assegno per disabilità gravissime di 400 euro destinato alla figlia C. .

"Il taglio c’è stato perché l’Inps le ha tolto l’indennità di accompagnamento. L’Unità di Valutazione Medica ha dichiarato che la seconda figlia non è gravissima (“ha emiparesi sinistra, lieve autismo e psicosi atipica”, afferma Bellovà). Da quel momento, comunque, "iniziano i problemi economici".

Bellovà ci fa presente: "Dopo l'articolo di Abruzzolive.tv, ho avuto tanti attestati di solidarietà, telefonate di sostegno. Ma la mia preoccupazione più grande è la casa. Sono sola. C’è una procedura di sfratto in atto che si abbatte su di noi. Dove andremo?"

In aiuto di questa famiglia, fra la mobilitazione di diversi cittadini, è arrivata la Caritas della parrocchia di San Pietro. "Ci facciamo carico di questa famiglia, dei suoi bisogni alimentari. Chiaramente non abbiamo case... Siamo sul territorio per situazioni di disagio e sofferenza. E' la nostra ragione di vita. Noi collaboriamo con la Caritas diocesana che già da mesi supporta con abnegazione e discrezione questa famiglia", ci dichiara Anna Ruscello, responsabile in parrocchia. L’aiuto economico è un primo, ottimo aiuto (essenziale ora è trovare una sistemazione almeno nell'immediato). Perché il diritto, sia per lo sfratto che per il taglio dell'assegno per la disabilità, è fast ed easy. Arriva prima della carità. Veloce e facile. Per le situazioni concrete, vitali, esistenziali bisogna barcamenarsi fra il "cancro della burocrazia", la necessità delle graduatorie e le attese. Lunghe, talvolta infinite. Da mettere a dura prova ogni presupposto di pazienza.  E di umanità. Perché tutti hanno ragione.

Di essenziale oggi c’è trovare una sistemazione abitativa per questa famiglia. Le minorenni disabili F., C. e la loro madre Natialia hanno bisogno di un tetto, una sitemazione che dia ad esse tranquillità. 07 feb. 2023

ALESSANDRO DI MATTEO

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