Ha cercato di tirarla fuori dall'acqua, perché era in difficoltà, ma è finito sotto accusa per violenza sessuale su minore. Il Tribunale collegiale di Lanciano (presidente Andrea Belli, giudici a latere Giovanni Nappi e Stefania Cantelmi) ha, infatti, condannato, a 2 anni di carcere, pena sospesa, un uomo di 63 anni. La vicenda riguarda una ragazzina di 15 anni che il 21 luglio del 2015 sarebbe stata oggetto di brutali attenzioni durante un bagno in mare a Fossacesia (Ch) da parte dell'imputato, amico di famiglia. Secondo la Procura di Lanciano la teen ager era in spiaggia e decise di fare il bagno. L’accompagnò anche l'imputato, G. C.. Una faticosa nuotata e, al ritorno, la ragazza iniziò ad annaspare per lo sfinimento. L'amico se ne accorse e la tranquillizzò, cercando di aiutarla. "Appoggiati a me, ti sorreggo io", la incoraggiò.
Nel contatto fisico, sostiene l'accusa, l’uomo avrebbe iniziato prima a palpeggiarla, toccandole anche il seno, poi le sue mani sarebbero andate ben oltre. Lei, afferma ancora la magistratura, spaventata riprese nuotare, e raggiunse la spiaggia. Sotto choc, di ritorno a casa, raccontò l'accaduto ai famigliari. Tra le parti offese c'è il padre della ragazza e non si è costituito parte civile. Il genitore risiede all'estero per lavoro e regolarmente andava in vacanza a Fossacesia. Contro la sentenza, la difesa, rappresentata dagli avvocati Alessandro Marrone e Teodora Tatangelo, ha preannunciato ricorso in appello.
Walter Berghella
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