Supercarcere Lanciano, cellulari nascosti nelle fogne. 'E' ormai un posto telefonico pubblico'
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Erano bell'e sistemati negli scarichi fognari: sono sei i cellulari, alcuni provvisti di nanosim e perfettamenti operativi, ritrovati, dagli agenti penitenziari nelle fogne del supercarcere di Lanciano. A denunciare il fatto sono il Cos (Coordinamento sindacale penitenizario) e l'Osapp (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria) . "A seguito di incessanti indagini avviate nei giorni scorsi, - viene fatto presente in una nota - oltre alle normali perquisizioni che ogni mattina vengono effettuate, è stato dato il via ad un controllo straordinario presso i reparti, all’indomani della scoperta di un detenuto, esponente della criminalità organizzata, colto in flagrante mentre stava conversando attraverso un cellulare". Grazie alla tenacia e alla perseveranza di alcuni poliziotti, diretti dal comandante Gino Di Nella, si è provveduto a inasprire le verifiche, "che - viene aggiunto - hanno dato esito positivo, poiché in alcuni cavedi fognari sono stati rinvenuti altri cinque apparecchi telefonici". Che sono stati sequestrati, mentre ci saranno ulteriori indagini finalizzate ad esaminare le schede telefoniche il cui contenuto potrebbe portare a ulteriori sviluppi. 
Il Cosp   evidenzia, per l'ennesima volta, "che nella struttura penitenziaria di Lanciano vi è una eccezionale carenza di personale a cui si aggiungono turni di servizio che vanno oltre l’ordinario".  

"La prima perquisizione, su disposizione della magistratura - spiega Leo Beneduci, segretario generale Osapp - c'è stata il 18 gennaio nella sezione Alta sicurezza. L'esito non ha dato alcunché di rilevante, ma gli agenti hanno udito alcuni rumori strani provenire dagli scarichi delle toilettes della camere detentive adiacenti. Il giorno seguente, a seguito di un controllo ulteriore, sono stati rinvenuti ben tre cellulari. La scoperta non ha fermato il personale che anche la domenica ha continuato, accuratamente, ad effettuare ispezioni sulla struttura. Il risultato è stato sconcertante: altri due telefonini. In soli tre giorni nel penitenziario di Lanciano sono saltati fuori "grappoli" di telefonini, di cui due rotti e gli altri perfettamente funzionanti, di cui con sim, ha fatto pensare sarcasticamente ad un “posto di telefonia pubblico”, chiaramente illecito".  

"Qualcuno - aggiunge l'Osapp - risparmi il buonismo derivante dal fatto che l'utenza userebbe il telefonino solo per le ulteriori comunicazioni con le persone care. Con gli organici falcidiati dal precedente Governo garantire la sicurezza delle carceri non può essere un lavoro miracoloso della polizia penitenziaria, che senza divise e senza mezzi rischia finanche di lavorare in borghese nelle sezioni. E con l'attuale gestione dipartimentale si è ottenuto un discutibilissimo record, ovvero impiegare gli allievi agenti in on the job senza la divisa, dando un senso di disfacimento".

24 gennaio 2019

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