Rapina in villa ai coniugi Martelli a Lanciano. In sette rinviati a giudizio: processo al via a maggio

In sei mesi esatti inchiesta chiusa e rito immediato fissato all’8 maggio prossimo per sette imputati accusati della sanguinaria rapina avvenuta a Lanciano, il 23 settembre scorso, a danno dei coniugi Carlo Martelli e Niva Bazzan, alla quale è stato brutalmente reciso il padiglione auricolare destro. A conclusione dell’indagine il procuratore capo di Lanciano, Mirvana Di Serio, ha chiesto il rinvio a giudizio, disposto dal gip Massimo Canosa, contro la gang di romeni arrestati e che alle 4 del mattino di quella orribile domenica legarono e imbavagliaronomoglie e marito e li picchiarono, tenendoli ostaggio per due ore; poi il crudele taglio dell’orecchio alla Bazzan con una roncola tra i 12-15 centimetri.

Accusati di rapina pluriaggravata, lesioni gravissime, sequestro di persona e porto abusivo di arma sono il presunto capo banda Adrian Martin, fuggito ed estradato dalla Romania  lo scorso novembre; Alexandru Colteanu, l’unico che non ha reso confessione; i fratelli Ion e Costantin Turlica e il loro cugino Aurel Ruset e l’autista George Ghiviziu, che non sarebbe mai entrato in villa; poi  c’ è il settimo romeno, Gheorghe Traian Jacota che risponde solo di favoreggiamento proprio per la tentata fuga di Ghiviziu.

Dopo le ammissioni negli interrogatori di garanzia in carcere,  i rapinatori sono stati inchiodati anche dai riscontri della polizia scientifica di Ancona che ha trovato tracce, anche di sangue, su indumenti, suole delle scarpe, bottiglie e guanti sequestrati. Inoltre impronte, altre tracce biologiche ed ematiche anche nel borsone ritrovato durante la fuga sulla Golf, seconda auto utilizzata, oltre a una Bmw, dove c’erano fascette e nastro isolante con cui i Martelli vennero legati e imbavagliati.  Nel sanguinario assalto alla villa i rapinatori portarono via  tre orologi, un Bulova, Calvin Klein, Breitling, e oggetti in oro, tra cui due catenine, orecchini e un anello.

Con la Fiat Sedici del dottor Martelli andarono poi a prelevare contanti, per un totale di 1.990 euro, con quattro bancomat e due carte di credito consegnati dal dottor Martelli. "Se non dite dov’è la cassaforte vi facciamo a pezzi”" minacciarono i malviventi. Il nutrito collegio di difesa ha ora 15 giorni di tempo per chiedere il rito abbreviato.

Walter Berghella  

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