Macchinista accusa malore, ferma il convoglio e muore sul treno Pescara-Sulmona

Un malore improvviso, mentre sta lavorando, mentre è alla guida del treno Pescara-Sulmona e nel giro di pochi minuti muore. Ma prima di accasciarsi riesce a frenare e a fermare il mezzo.

La vittima è Antonio D'Acci, macchinista di 61 anni, originario della Puglia e residente a Termoli (Cb). Esperto macchinista di Trenitalia, era in servizio da quasi 40 anni, dal 1986 per la precisione. E' riuscito a mettere in salvo tutti i passeggeri, arrestando tempestivamente la corsa del treno in aperta campagna, all'altezza di Manoppello (Pescara). In quel momento, a bordo del treno regionale 4193 c'erano 87 passeggeri.

 
Trenitalia ha predisposto organizzando i bus sostitutivi. Ci sono stati ritardi e cancellazioni di corse.

"Alla sua famiglia e a chi gli ha voluto bene - dice in una nota la senatrice pentastellata Gabriella Di Girolamo - esprimo sentimenti di profondo cordoglio e vicinanza. Questo è il momento del silenzio e del dolore, in attesa che si faccia piena luce su quanto accaduto".

"Noi del Movimento 5 Stelle - riprende Di Girolamo - in questa legislatura abbiamo depositato una mozione, a prima firma della nostra Elisa Pirro, in cui si chiede l'impegno del governo a includere i lavoratori turnisti del settore ferroviario tra le categorie di lavoro usurante; a porre in essere interventi legislativi volti a disciplinare in modo più coerente con le caratteristiche del lavoro svolto la gestione dei turni e dei riposi del personale viaggiante con specifico riguardo alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori interessati, con un occhio di riguardo ai lavoratori particolarmente fragili; a colmare il vuoto normativo esistente in ordine al soccorso al macchinista sia nei treni viaggiatori che nei treni merci; a prevedere una differente disciplina dei turni di lavoro dei macchinisti e capitreno, in considerazione dei rischi cui sono costantemente sottoposti". 26 mar. 2024

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