I cassetti dei mobili divelti, tutto a soqquadro. Vestiti, armadi, sedie, letti, materassi sotto sopra. Le due stanze da letto attraversate da un “uragano umano”. Da ladri che probabilmente già lo tenevano d'occhio.
Disavventura per V.S., 72 anni, di Lanciano (Ch), e per la sua famiglia. Lui è affranto: “Tutto mi potevo aspettare tranne quello che ci è accaduto!”. La moglie, S.A., 64 anni è tramortita psicologicamente, gli occhi lucidi, si appoggia alla porta della stanza e a singhiozzo racconta: “Una esperienza terribile, incredibile. Sono ancora scossa. Non riesco a crederci…”.
Ieri mattina lui è uscito di casa; ha spostato l’auto dal garage dal retro di casa e ha atteso la figlia, M., 41 anni. La famiglia abita nella zona alta di Viale Cappuccini, poco dopo lo stadio. Padre e figlia sono partiti per l’ospedale di Chieti per una visita. La moglie è uscita poco dopo per sbrigare delle faccende in centro.
Al rientro, però, poco dopo le 13, la scoperta: “La porta non era chiusa a chiave. Strano ci siamo detti - racconta M., -, impossibile che siamo usciti senza dare due mandate”. Ed infatti… aperta la porta con un altro mazzo di chiavi (quelle della moglie), la terribile scoperta: “Dentro, per terra, a lato della porta c’era il mazzo di chiavi di papà”, che, mentre era a Chieti non trovandole, aveva pensato di averle lasciate nel garage. Ed invece no, le chiavi erano finite in mano ai furfanti che gliele hanno sottratte dall'auto in un momento di distrazione e si sono messi all'opera. Dalle 8.30,e per ore. l’appartamento è stato ben “visitato” dai malviventi che hanno rubato tutto ciò che è capitato loro a tiro, in silenzio, perché nessuno nello stabile ha sentito rumori strani. Sottratti soldi, carta di credito (“fortunatamente siamo riusciti a bloccarla in tempo” dicono gli sventurati), gioielli, bigiotteria. “E la cosa più triste- riferisce la moglie, è che erano oggetti custoditi gelosamente perché legati alla nostra infanzia, ai nostri ricordi”. Collane, braccialetti, anelli, orologi, svaniti. “Stiamo ancora facendo l'inventario di quanto ci hanno rubato, ma ci sono cose che non hanno prezzo".
Ma com’è potuto succedere? Le vostre chiavi in mano ai ladri? “Solo in un momento hanno potuto sfilarmele. Quando, aspettando mia figlia sotto casa, per conversare al cellulare, sono sceso dall’auto e mi sono messo a chiacchierare per alcuni minuti. le hanno prese sul sedile lato guida!”. Un attimo di distrazione e via.
I ladri hanno avuto tutto il tempo per mettere a segno un colpo sicuro. Non hanno però calcolato le telecamere sul davanti e sul retro dello stabile, proprio a lato del portone di ingresso. “Abbiamo prontamente chiamato i carabinieri che sono intervenuti, contiamo sul loro lavoro”. Le indagini sono affidate alla compagnia di Lanciano che ha prontamente effettuato i rilievi di legge.
ALESSANDRO DI MATTEO
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