Lanciano. Furgone di impresa edile rubato in pieno centro, in pieno giorno e a pochi metri dal tribunale

“Non ci diamo pace, non è possibile”. Sparisce un furgone e nessuno sa nulla. A trenta metri dal tribunale e in pieno giorno. “Non è normale”, ci dichiara ancora l'imprenditore ed ex consgiliere comunale Eugenio D’Ovidio, 62 anni, della “D’Ovidio Costruzioni”, di cui è titolare il figlio Andrea.

Giorni fa, in via Fiume, a Lanciano (Ch) il furto. “Verso le 8 di mattina, lato tribunale, parcheggio il nostro furgone Iveco Daily (targato ED 939 XG, del tipo cassonato, ndr). Ho un cantiere proprio lì”. Le ore trascorrono tranquille, fra sudore e fatica, calcinacci e carrucole che salgono e scendono. Alle 13 scendo per tornare a casa e… il furgone non c’è!”

Siamo in pieno centro, dove c'è anche un cia vai continuo di forze dell'ordine; il palazzo di giustizia a lato, sulla sinistra attività commerciali. “All’inizio ho pensato ad un mio black out mentale, magari ho posteggiato in altra parte della città, sai a 62 anni qualche dubbio ti viene”. Ed invece è il figlio che lo rassicura: “Ma che dici! Ti ho visto io parcheggiare lì”. Ed infatti sul posto, per terra, i D’Ovidio trovano i vetri in frantumi del mezzo, del vetro lato passeggero. Ma del veicolo nulla più.

Scatta immediatamente la denuncia ai carabinieri, l’inserimento nel database dei mezzi rubati. Ma niente. Ma del furgone non c’è traccia. “Incredibile che nessuno abbia visto nulla. E non ci sono telecamere di videosorveglianza”, puntualizza ancora amareggiato D’Ovidio. Vicino c'è anche la scuola "Principe di Piemonte" ed è una delle zone più trafficate della città.

Con l’animo affranto D’Ovidio lancia anche un appello: “Non facciamo finta che non sia accaduto...  Sono settimane che Lanciano e dintorni è un continuo di furti fra case, auto e negozi. Ma nessuno evidenzia questa piaga. Quand’è che le autorità competenti si siedono seriamente attorno ad un tavolo ed iniziano a setacciare il territorio e aprendere provvedimenti? Possibile che dobbiamo assistere passivi a furti e rapine e subirli senza che nessuno si dia da fare per argionare il fenomeno?”

E adesso il furgone: “Ci serve per lavorare, devo ricomprarlo. Costa 70 mila euro”.

ALESSANDRO DI MATTEO

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