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Juan Carrito, il giovane orso marsicano diventato un mito per le sue scorribande nell'Abruzzo montano, è morto. E' stato  travolto e ucciso da un automobilista di 25 anni. Il plantigrado, dopo esssere stato  è rimasto agonizzante sull'asfalto per alcuni minuti, addossato al guard rail, per 

"Sono sconvolto - dice, commosso, ad Abruzzolive.tv, Luciano Sammarone, direttore del Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise -: è come se fosse scomparso un familiare". L'incidente questa sera a Castel di Sangro, nell'Aquilano, sulla statale 17. Il plantigrado, dopo esssere stato colpito dal mezzo, completamente distrutto,  è rimasto agonizzante sull'asfalto per un po', addossato al guard rail. 

A due chilometri dal punto dell'impatto, nella sera di Natale del 2019 era stata già investita e ammazzata un’orsa.

"In un tratto - aggiunge il direttore - dove c'erano le recinzioni e tutto quanto serve per la protezione di questi animali. Stavamo lavorando per lui... Da poco erano stati conclusi gli interventi di messa in sicurezza, con la realizzazione di barriere e la riapertura di alcuni sottopassi, grazie al contributo del Parco e delle onlus Wwf e "Salviamo l’orso" ".

"L'intera comunità è dispiaciuta. Quando ho saputo dell'investimento sono corso sul posto: era agonizzante poverino, faceva tenerezza. Noi qua tutti percepivamo un legame fortissimo con quest'orsetto. Era il simbolo dell'Abruzzo più verde e selvaggio...", rimarca il sindaco di Roccaraso (Aq), Francesco Di Donato.

"Juan Carrito è stato ucciso dal menefreghismo delle istituzioni. Da tempo è evidente la necessità di porre adeguati limiti di velocità sui rettilinei che attraversano le zone dell’orso, ma non è stato fatto nulla", tuona il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo. E cita un'interrogazione presentata in Consiglio regionale, con Totò Saia, nel 2012 "in cui chiedevamo di mettere in moto immediatamente tutti gli interventi finalizzati all’eliminazione della mortalità per cause antropiche". E ricorda che l'orso bruno marsicano è una specie sull'orlo dell'estinzione. E fatti del genere "rendono ancora più evidente la drammaticità della situazione". "L’estinzione dell’orso marsicano sarebbe una grave perdita per l’economia del turismo in Abruzzo - ricorda - e per la stessa identità della Regione Verde d’Europa che ha proprio nell’orso il suo simbolo. L’estinzione rappresenterebbe una tragedia per l’ambiente delle nostre montagne, fra le più ricche di biodiversità in Europa anche perché l’orso è una specie ombrello, tutelando la quale, ci si assicura la conservazione di tutto l’ecosistema in cui vive. Per questo è protetto a livello comunitario e necessita di una rigorosa tutela".

"Ho appreso con grande dolore la notizia dell'investimento di Juan Carrito, l'orso marsicano più famoso e amato d'Abruzzo. E' stato investito da un residente del luogo. Il presidente della Provincia e sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, mi ha informato dell'evento, inviandomi dei video in cui si vedeva l'orso pesantemente colpito.  La sua perdita rattrista non solo l'Abruzzo ma il mondo intero che ha scoperto questo territorio e la bellezza degli orsi attraverso i numerosi video che lo ritraevano sin da cucciolo con i suoi fratelli e la mamma Amarena". Così il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. 

"Rimarrai sempre nei nostri cuori, di noi abruzzesi del mare, tu abruzzese simbolo dei nostri monti, della nostra terra. Oggi siamo tutti più tristi", scrive sui social il sindaco di Pescara, Carlo Masci. 23 gen. 2023

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