A Vasto e nel Vastese è carenza idrica... Tra proteste e soluzioni attese da lungo tempo

A Vasto e nel Vastese, come ogni anno, è carenza idrica. Gli effetti della stessa sono evincibili sul sito della Sasi Spa dove c'è il calendario delle interruzioni per periodi, che interessa sia molti punti dei centri cittadini di Vasto e San Salvo,  con interi quartieri a secco, sia i paesi del circondario. E siamo solamente ad inizi di luglio.

Dato il sussistere di questi problemi di assoluta gravità, oramai da immemorabili anni, specialmente in estate, tali episodi potrebbero non rappresentare più una notizia, ma la ricaduta negativa per i territori, per la loro economia turistica, visto che i centri abitati sono comunque sedi di bar, ristoranti, alberghi, e i cronici disagi per i cittadini che li abitano, impone riflessioni, evidenziazione di disservizi non più trascurabili e richiesta di cambio di rotta immediato e repentino.

Ci si chiede cosa si aspetti a rendere finalmente efficiente una rete idrica che più volte è stata definita un colabrodo e che conta perdite che superano anche il 50 per cento, con evidente sperpero di una risorsa preziosa come l’acqua.  Occorre una programmazione pluriennale di investimenti, atti a rinnovare man mano, la rete idrica, oramai vetusta. La mancanza di risorse, risposta retorica e dal sapore remissivo, a giudizio di chi scrive, non può in alcun modo essere più perpetrata, perchè le stesse oltre all'utilizzo dei proventi delle bollette, vanno reperite e ricercate in tutti i modi possibili. 

Bisogna consentire al territorio della parte meridionale d’Abruzzo di poter vivere senza dover consultare il calendario delle interruzioni, quasi al pari delle previsioni meteorologiche e permettere, specie durante la bella stagione, di poter utilizzare la risorsa idrica senza sprechi, ma per l’uso necessario e tradizionale che se ne fa, senza dover programmare il suo utilizzo. Sarebbe una vera catastrofe per il turismo, oltre che per la vivibilità dei territori se, anche quest’anno, l’acqua venisse razionalizzata durante il periodo di maggiore afflusso, oppure come nell’anno 2015, specie a Vasto Marina. 

Stefano Suriani

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