Cancellata a colpi di ruspa un'altra testimonianza di Lanciano (Ch), Villa De Angelis, in Viale Cappuccini.
Una strada che un tempo ospitava numerose ed eleganti ville in stile liberty, distrutte a mano a mano, dall'avanzata di palazzi che continuano a sorgere come funghi, mentre il numero degli abitanti in città scende inesorabilmente e ci sono migliaia di case vuote e all'abbandono.
Il problema fu sollevato,tra il 1986-'87, dallo studioso, e strenuo difensore dell'ambiente e del patrimonio storico, Emiliano Giancristofaro, scomparso alcune settimane fa, che combattè a lungo, anche contestando le decisioni della Soprintendenza, contro lo scempio che, in nome del cemento, si stava e si continua a perpetrare su quest'arteria.
L'edificio che in questi giorni è stato fatto scomparire, non è mai stato sottoposto a vincoli. Le autorizzazioni, ad abbattere e a ricostruire una palazzina con 19 appartamenti da una nota società del settore molto attiva da queste parti, sono state concesse, dagli uffici comunali di Lanciano, dal settore Urbanistica, senza porsi troppe domande. Le pratiche sono state avviate quando c'era l'amministrazione di Mario Pupillo e portate a termine nel febbraio scorso. Sembra che sulle carte l'immobile sia stato fatto passare come una "bifamiliare" senza indicare che si trattasse di una struttura di pregio.
E' stata abitata fino a qualche anno fa, quando è morta l'ultima proprietaria, Tittina Masciangelo. La villa è rimasta in vendita per un anno e mezzo. Presentava lesioni e crepe rilevanti, il pavimento il fenomeno dell'"imbarcamento". Sarebbe stato necessario un intervento conservativo che nessuno ha affrontato: si è scelto di demolire.
La protesta, per quest'ennesimo attacco al patrimonio , è scoppiata nei giorni passati, troppo tardi per bloccare, anche con esposti che sono partiti, un iter ormai allo stato avanzato.
L’Archeoclub di Lanciano, con il presidente Umberto Nasuti, architetto, in un post, aveva allertato: "C’è bisogno di impegno e forza per combattere altri scempi che incombono sul nostro territorio e su Lanciano in particolare. Infatti, ci giungono voci e segnali sull’imminente abbattimento della villa De Angelis, una delle ultime ville liberty site su viale Cappuccini. Insomma, tornano le ruspe a Lanciano”.
Il presidente regionale di Italia Nostra, Pierluigi Vinciguerra, ha realizzato manifesti di "vergogna", scatenando anche le ire dell'impresa. "La villa gentilizia Bevilacqua ereditata e chiamata "Villa De Angelis" è stata abbattuta: il disastro è compiuto - fa presente Vinciguerra -. Si fa posto a scriteriate speculazioni. Posso solo dire di essere rattristato fortemente per tutto quello che è accaduto e sul fatto che non siamo riusciti ad evitarlo. Posso affermare che questa è una società smarrita che naviga senza rotta e che ha perso il contatto con la madre terra così come sembra averla persa il responsabile del settore Urbanistica. Come non si può credere che ciò non abbia effetti disastrosi anche per altri edifici di pregio storico, architettonico e ambientale a Lanciano?"
E poi una citazione di Emiliano Giancristofaro: "L'anima di Lanciano è spenta, perché un paese che non conserva le testimonianze passate, è un paese senz'anima". 08 lug. 2022
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Immagini a cura di ALESSANDRO DI MATTEO