Milano - Cosa avranno fatto mai tanti abruzzesi emigrati in Lombardia nel 20esimo secolo ed ancora oggi? E cosa hanno da raccontare? Quali le loro storie? E i tratti di vita? L’associazione abruzzese e molisana “R.Mattioli” di Milano presenta al Pirellone il 19 gennaio il volume “100 Abruzzesi in Lombardia”. È un testo che racconta gli uomini e le donne che hanno contribuito a rendere grande Milano, la Lombardia.
Il libro presenta contributi scritti del sindaco di Milano, Beppe Sala, dell'assessore della Regione Abruzzo e presidente del Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo, Donato Di Matteo e del consigliere "abruzzese" della Regione Lombardia, Fabio Altitonante.
La “Raffaele Mattioli” celebra i suoi 25 anni proprio raccontandosi in questo testo: brevi biografie di uomini e donne abruzzesi che hanno operato per la crescita del nostro Paese con il Dna abruzzese, Storie vere, sfogliando qua e là si scoprirà la “storia del piccolo artigiano che ha portato con sé la maestria abruzzese, dell’imprenditore, dell’operaio, del giornalista, del medico; insomma, di uno di noi”.
Nel libro uno spazio hanno occupato nomi storici del nostro Abruzzo: Raffaele Mattioli, Gabriele D’Annunzio, Michele Cascella. Poi ci sono l’attore Gabriele Cirilli, lo scultore Gino Masciarelli, l’artista Franz Di Cioccio solo per citare i più famosi ma, tutto da scoprire, tanti amici abruzzesi di buona volontà che hanno reso ancor più bella la Lombardia. Gente comune, gente che “farà storia”. Basta leggere le loro storie e lo spirito abruzzese che continuano, con la loro vita, a gettare dentro Milano e dintorni.
Il testo è stato realizzato dallo staff composto da Vincenzo Giannico, Bruno Quaranta, Sebastiano Ucci, Valentina Rapino, Tito Ricci, Antonio Bruni, Ernesto Valerio. Serate ed incontri per raccogliere confidenze, aneddoti e poi “buttare” giù il libro. “In questo testo ci sono gli abruzzesi di buona volontà che hanno e amano la loro terra d'origine e che apprezzeranno il nostro sforzo di far conoscere uomini e donne dal cuore grande. Quello dell’Abruzzo forte e tenace”. 19 gen.’17


In foto la copertina del libro
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