Stellantis. Nella ex Sevel crollo della produzione: nell'ultimo trimestre -23,9%

Crollano i numeri della produzione nello stabilimento Stellantis di Atessa (Ch), dove nei primi nove mesi del 2025 sono stati realizzati 114.060 veicoli commerciali, in calo del 23,9% rispetto allo stesso periodo del 2024. I dati emergono dal report elaborato dalla Fim Cisl nazionale, che fotografa la situazione produttiva del gruppo nel terzo trimestre dell’anno.

L’organizzazione sindacale fa presente che la riduzione degli ordini, inizialmente sui cabinati e successivamente anche sui van, ha costretto l’azienda a ricorrere in modo strutturale alla cassa integrazione, che ha coinvolto in media 700 lavoratori al giorno, con picchi fino a 1.000 unità. Dalla seconda metà del 2024, infatti, lo stabilimento ha progressivamente ridotto i turni di lavoro, passando dalle previsioni iniziali di 15 turni settimanali a un regime produttivo ridimensionato.

Attualmente nello stabilimento si producono i modelli Fiat Ducato, Peugeot Boxer, Citroën Jumper, Opel/Vauxhall Movano e Toyota Proace Max. La Fim-Cisl sottolinea la necessità di mantenere Atessa “centrale nella strategia produttiva di Stellantis”, rafforzando la leadership europea nei veicoli commerciali attraverso nuovi investimenti e innovazione tecnologica.

Ricorda inoltre come Stellantis abbia confermato un rafforzamento del piano industriale, con l’obiettivo di elettrificare la piattaforma “Gamma Large” e introdurre una nuova versione nel 2027. La stabilizzazione di 114 lavoratori dopo anni di contratti in somministrazione viene indicata come “un primo segnale positivo di ricambio generazionale”.

A livello nazionale, però, la situazione resta difficile. Nei primi nove mesi del 2025 Stellantis Italia ha prodotto 265.490 veicoli, con un calo del 31,5% rispetto al 2024. Le autovetture segnano un -36,3% e i veicoli commerciali -23,9%. Quasi la metà della forza lavoro è oggi interessata da ammortizzatori sociali.

Il segretario generale Fim, Ferdinando Uliano, avverte che “anche il 2025, come il 2024, chiuderà con una riduzione di circa un terzo dei volumi produttivi, ben al di sotto delle previsioni iniziali”.

In questo quadro, la Fim-Cisl considera cruciale l’incontro del 20 ottobre a Torino tra le organizzazioni sindacali e il nuovo Ceo di Stellantis, Antonio Filosa. "E' indispensabile – afferma Uliano – costruire relazioni sindacali solide e costruttive per affrontare le gravi difficoltà del gruppo. Vogliamo garantire prospettive industriali e occupazionali a ogni sito produttivo, contrastando chiusure o licenziamenti e orientando la transizione tecnologica verso soluzioni concrete e sostenibili". 07 ott. 2025

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