Vertenza Tekne di Ortona domani al tavolo regionale: due società interessate a rilevare

Continua a tenere banco la sorte dei lavoratori della Tekne alle prese da mesi con una vertenza complicata che ha registrato interventi e reazioni da parte del mondo politico e istituzionale. Domani, 16 gennaio, l’intricata questione torna sul tavolo della Regione con importanti novità: due aziende sarebbero interessate a rilevare o a partecipare alla gestione della realtà abruzzese.

La notizia arriva dalla Fiom Cgil che da tempo si sta occupando dei vari aspetti legati alla complessa situazione. “Il primo interessamento riguarda un fondo americano di nome Brodway Capital – sottolinea Andrea De Lutis, segretario provinciale Fiom - che si dichiara  intenzionato ad avviare una due diligence per conto di un’altra azienda (rimasta anonima) interessata al 100% delle quote. La seconda azienda invece  ha scritto per mano del proprio presidente, Nicola Di Sipio imprenditore abruzzese patron della Raicam Industrie. La Raicam è un’azienda plurilocalizzata in Italia e nel mondo con sede legale in Abruzzo, nel Pescarese”.

L’imprenditore, dunque, si dice interessato alla Tekne, e dalle dichiarazioni del sindacalista, sembra essere disposto a coinvolgere l’attuale proprietà condividendo con essa le quote e un nuovo piano industriale con l’obiettivo di rilanciare i due siti abruzzesi, con un occhio alla salvaguardia e al rafforzamento della forza lavoro locale.

“Alla luce di questi interessamenti – prosegue De Lutis - come Fiom Cgil Chieti, unitamente alla Rsu della Tekne e in concomitanza dell’incontro presso la Regione Abruzzo, abbiamo avviato la procedura di consultazione prevista dal contratto applicato dalla Tekne. Ci sono tutte le condizioni per la salvaguardia aziendale, dei livelli occupazionali e dei creditori. E’ il tempo dei fatti e del gioco a carte scoperte, vogliamo discutere, contrattare, conoscere e chiudere la vertenza in maniera positiva”.

E questo è l’auspicio di tutti, soprattutto dei lavoratori e delle lavoratrici che si sono riuniti in assemblea proprio per discutere e confrontarsi sul testo dell’accordo relativo al recupero degli arretrati che includono gli stipendi di settembre e ottobre 2024, il welfare, il fondo pensione, le trasferte e i rimborsi del modello 730. Parte dell’accordo prevedeva l’erogazione già avvenuta a dicembre 2024 delle mensilità di novembre e della 13ma. Tutti o quasi d’accordo sul punto che prevede il  recupero di tutte le spettanze entro alcuni mesi e il pagamento regolare degli stipendi entro il 15 di ogni mese a partire da subito. I pagamenti dovranno essere puntuali, pena la nullità dell’iter approvato.

“Le discussioni per definire il testo dell'accordo sono riprese il 7 gennaio 2025 presso la sede di Confindustria – continua il segretario provinciale della Fiom -, si sono succeduti diversi step fino al 13 gennaio a causa di divergenze su alcuni punti. Posizioni diverse che grazie alla volontà del sindacato e dell’azienda sono state superate. Sempre in questa sede abbiamo richiesto informazioni sulle misure protettive previste dalla composizione negoziata considerando che erano scadute il 20 dicembre 2024 oltre ad aggiornamenti sulle trattative con l’azienda del settore difesa interessata a Tekne. In merito al primo punto, la Tekne ci ha comunicato che il Tribunale di Chieti ha accolto la sua richiesta di proroga delle scadenze perché accompagnata dalla dichiarazione dell’azienda interessata a rilevarla. Il Tribunale ha concesso un'estensione di ulteriori quattro mesi fissando la nuova e ultima scadenza prevista dalle norme ad aprile 2025. Nel frattempo durante le festività, da questa azienda del settore della difesa è finalmente pervenuta una proposta formale, attualmente questa offerta è in fase di valutazione da Tekne che dichiara ulteriori interessamenti anche da altri soggetti”.

Tutte le proposte saranno valutate nel corso dell’incontro in Regione e forse si saprà di più.  15 gen. 2025

PINA DE FELICE

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