Atessa. 'Lavoratori Iscot tra contratti di solidarietà e trasferimenti': sciopero negli stabilimenti Stellantis e Fca Plastics

Le sigle sindacali Usb e Flmu-Cub hanno proclamato per domani, 20 maggio, uno sciopero di due ore per turno negli stabilimenti Stellantis e Fca Plastics di Atessa (Ch), coinvolgendo i lavoratori della Iscot Italia Spa, azienda che gestisce appalti di pulizie civili e tecniche all’interno di diverse fabbriche italiane del colosso automobilistico.

Alla base della mobilitazione ci sono "motivazioni gravi e annose, che riguardano tanto le condizioni economiche quanto la dignità professionale dei dipendenti".

I problemi - evidenzia in una nota il sindacato - nascono da tagli strutturali operati anni fa dal gruppo Stellantis, che hanno determinato esuberi cronici. Su 95 dipendenti, ben 56 risultano in esubero: un dato che ha costretto Iscot a ricorrere da tempo ai contratti di solidarietà, con una conseguente perdita salariale per i lavoratori. La maggior parte di loro è inoltre impiegata con contratti part time imposti e inquadrata con contratto Multiservizi, ritenuto da molti un contratto "genera-lavoro povero", che peraltro è scaduto a dicembre 2024 e non è ancora stato rinnovato.

Ad Atessa, i sindacati denunciano "l’uso scorretto degli ammortizzatori sociali, che vengono applicati in modo squilibrato e punitivo: alcuni lavoratori subiscono tagli di orario e salario, mentre l’azienda continua a fare ricorso a lavoro supplementare e straordinario".

Ma l’episodio che ha fatto esplodere la protesta è "il trasferimento forzato di alcuni dipendenti dal sito di Cassino ad Atessa, decisione presa unilateralmente da Iscot senza alcuna reale necessità tecnico-organizzativa. Una mossa che, secondo i sindacati, mira a spingere i lavoratori alle dimissioni, poiché diventa impossibile per chi guadagna meno di 1.000 euro al mese affrontare un trasferimento di oltre 150 chilometri, senza indennità, costi di affitto e lontananza dalla famiglia".

La rabbia monta anche tra i lavoratori già impiegati ad Atessa, che si vedono superati da nuovi arrivi mentre subiscono tagli di stipendio. A questo si aggiunge "l’immobilismo dell’azienda sulle questioni legate alla sicurezza".

“Sulla pelle dei lavoratori non si gioca”, rimarcano Usb e Flmu-Cub, che annunciano battaglia contro quello che definiscono un vero e proprio “gioco delle tre carte”.

Lo sciopero del 20 maggio sarà articolato come segue: Primo turno: dalle 09.30 alle 11.30;  secondo turno: dalle 16.30 alle 18.30;  terzo turno: dalle 23.30 alle 01.30 (del 21 maggio). 19 mag. 2025

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