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Un patrimonio da quasi un milione di euro accumulato, a fronte di redditi dichiarati pressoché nulli. E' quanto hanno scoperto la polizia di Stato e la Guardia di finanza di Pescara, che all’alba di oggi hanno dato esecuzione, a Pescara, a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale dell’Aquila – Sezione Misure di Prevenzione – nei confronti di un intero nucleo familiare composto da sei persone.

L’operazione, frutto di un’indagine durata oltre un anno, ha portato al sequestro di beni immobili, quote societarie, patrimoni aziendali e veicoli di lusso.

Il provvedimento, emesso lo scorso 23 settembre su proposta del questore di Pescara Carlo Solimene, è stato eseguito congiuntamente dagli uomini della Divisione Anticrimine della Questura e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria delle Fiamme gialle, con il supporto della Squadra Mobile e del Reparto Prevenzione Crimine Abruzzo.
Nel mirino degli investigatori sono finiti quattro appartamenti situati a Pescara, un frutteto in provincia di Chieti, nonché quote societarie e patrimoni aziendali di tre attività commerciali: due ristoranti e una boutique di abbigliamento e profumeria. A completare il quadro, gioielli e otto autovetture di valore, tra cui un suv Porsche e una Mercedesi.

Secondo quanto emerso, il gruppo familiare, di origine serba, conduceva uno stile di vita del tutto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. Le indagini patrimoniali e finanziarie hanno evidenziato una netta incongruenza tra la capacità economica ufficiale e il valore dei beni posseduti, facendo emergere l’origine illecita delle ricchezze.
Gli accertamenti, infatti, hanno consentito di ricostruire un patrimonio accumulato nel tempo grazie ai proventi di attività criminali, in particolare al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Tutti i componenti del nucleo, spiegano le forze dell'ordine, risultano già denunciati o condannati.

Il Tribunale dell’Aquila ha ritenuto sussistere i presupposti per disporre il sequestro d’urgenza dei beni, finalizzato alla successiva confisca. Nel decreto viene inoltre sottolineata la “pericolosità sociale qualificata” dei proposti e la “sproporzione evidente” tra le risorse economiche dichiarate e il patrimonio nella loro disponibilità.
L'operazione porta il nome di "Game over". Il decreto di sequestro preventivo, in particolare, riguarda immobili, terreni, autovetture e quote societarie per quasi un milione di euro. 06 ott. 2025

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