A Petacciato l'addio a Sonia Di Pinto, uccisa in Lussemburgo. 'Martire innocente della umana stupidità'
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"Martire innocente della umana stupidità".

Così il vescovo Gianfranco De Luca definisce la drammatica fine di Sonia Di Pinto, 46 anni, ammazzata nella notte di Pasqua in Lussemburgo, durante una rapina, nello scantinato del ristorante mediterraneo, bar e pizzeria "Vapiano" dove lavorava, in JF Kennedy Avenue a Kirchberg. In due, incappucciati, l'hanno aggredita nel locale per rubare 3mila euro dalla cassa. L'hanno picchiata, infierendo su di lei con un colpo letale alla testa. 

I funerali si sono svolti, questo pomeriggio, sul sagrato della chiesa di San Rocco a Petacciato (Cb), suo paese natìo, dove è stato proclamato, per l'occasione, il lutto cittadino. In migliaia alle esequie, presente anche l'amministrazione comunale. Cerimonia intrisa di dolore e commozione, ma anche di rabbia per la violenta fine inflitta alla donna. "Il bene - ha sottolineato il vescovo - è un muro invisibile che può ostacolare la banalità e la superficialità del male". Che ha generato tra l'altro anche "l'irragionevole" guerra in Ucraina "che sta uccidendo innocenti e bambini".

L'arrivo del feretro, accompagnato dalla Protezione civile, di cui lei aveva fatto parte, è stato accolto da un sentito applauso. Bara coperta di fiori bianchi. Oltre al vescovo presenti diversi sacerdoti, don Gianfranco, don Matteo, don Guglielmo e don Mario: tutti conoscevano Sonia, ricordata per il suo gran sorriso e la sua dolcezza. Devastati dal lutto i genitori Antonietta e Nicola, i fratelli Claudio e Paolo e il compagno Sauro, che avrebbe sposato a maggio in Molise. 

I fiori d'arancio erano fissati per 14 maggio. Sonia, che era emigrata, all'estero aveva realizzato il suo sogno, ma aveva incontrato anche l'amore della vita. "C'erano i preparativi in atto - dice don Mario Colavita, parroco di San Rocco -. Si stava organizzando la festa del matrimonio. Una tragedia nella tragedia". Sarebbe convolata a nozze con Sauro Diogenici, che la stava aspettando a casa il giorno dell'assassinio. Ma lei non è mai rientrata. 

"Da queste parti - riprende don Mario - fatti così efferati e inumani  non sono mai successi e, per ciò, siamo tutti sconvolti. L'intera comunità è affranta".  

"La sua tragica scomparsa ci riempie di paura, dolore e ci colpisce profondamente". Così, in un post su Facebook, i dirigenti del "Vapiano Luxembourg".  "Sonia - prosegue il post - aveva integrato il nostro team nel 2014. Era considerato un membro modello del gruppo, la sua professionalità e dedizione erano un esempio per tutti. Piena di coraggio e di estrema gentilezza, la sua attenzione ai clienti e al suo staff è stata sempre senza pari. Cosa dire a chi ha perso una compagna, una figlia, una sorella... parole di sostegno, conforto, rispettoso silenzio, porte chiuse".

"Il nostro ristorante - viene aggiunto - è chiuso da domenica mattina e lo rimarrà almeno per le prossime due settimane. Tutto lo staff di Vapiano Kirchberg, Vapiano Lussemburgo, Vapiano Francia, così come quelli degli altri 230 ristoranti "Vapiano", si associa alla famiglia e ai suoi cari con emozione e rispetto. Non dimenticheremo Sonia, il suo bel sorriso rimarrà per sempre nei nostri pensieri. Lo ricorderemo e onoreremo". 23 apr. 2022
 
SERENA GIANNICO
 
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