“Siamo a Perugia, per lui, e per non lasciare sola la sorella gemella Anna che pure qui studia. E’ un dolore a cui non riusciamo a dare una spiegazione. Tutto quello che vogliamo, ora, è capire che cosa è successo e speriamo che la magistratura e le forze dell’ordine ci diano delle risposte”.
Lo dice, ad Abruzzolive.tv, Michele Prospero, ex dipendente comunale di Lanciano (Ch), padre di Andrea (nella foto), il 19enne universitario trovato morto ieri pomeriggio in una stanza di Via del Prospetto, traversa di Via della Viola, nel centro storico di Perugia, città dove si era trasferito per seguire gli studi di Informatica. Tutta la famiglia, dopo aver appreso della tragedia, ha raggiunto il capoluogo umbro. “Non abbiamo notizie. Siamo in attesa. A parte del ritrovamento della salma, non sappiamo altro. Vorremmo capire che ci facesse in quella stanza, come si è ritrovato lì, cosa è accaduto… E’ triste, tutto, ma più triste è non riuscire a capire, non riuscire a trovare spiegazioni, non riuscire a trovare una ragione a questo dramma”.
Andrea, che era scomparso il 24 gennaio scorso, è stato rinvenuto cadavere in un monolocale preso in affitto, tramite un’agenzia, dagli inizi di gennaio e fino al 20 febbraio, affitto breve che rinnovava alla scadenza. Con quale denaro? Da dove arrivavano le somme utilizzate per effettuare i pagamenti? Gli inquirenti in queste ore stanno cercando di ricostruire gli ultimi suoi momenti per chiarire le cause del decesso e i tanti interrogativi ad esso legati.
Nessun segno di violenza sul corpo
Non ci sono segni di violenza sul corpo, ma diversi oggetti trovati nella stanza alimentano più piste investigative. C'erano, infatti, cinque cellulari, tutti spenti, circostanza che appare alquanto strana. Che ci faceva? E poi un computer e diversi blister di benzodiazepine vuoti e pure una corda, oltre a spazzolino da denti e lamette per la barba. Le autorità stanno analizzando i vari elementi per comprendere se la fine del giovane sia legata a un gesto volontario o se ci siano altre situazioni da valutare.
Disposta l'autopsia
Per avere delle prime immediate risposte, la Procura di Perugia, ha disposto l'autopsia, che dovrebbe essere eseguita domani. I risultati tossicologici potranno confermare se il decesso sia stato causato da un’overdose di medicinali, di antidepressivi, o da un altro. La presenza di scatole vuote di farmaci accanto al cadavere lascia aperta l’ipotesi di un avvelenamento, che potrebbe essere stato accidentale o volontario.
Verifiche su quei cinque cellulari
All'esame della magistratura anche tutti i telefonini rinvenuti, che saranno passati al setaccio da esperti per capire se contengono informazioni utili. Se chiamate, messaggi o contatti possano fornire delucidazioni a quello che ora appare come un giallo. Anche la corda scovata sotto il lavabo del bagno è al vaglio degli inquirenti.
La segnalazione dell’agenzia immobiliare
Le ricerche del ragazzo sono scattate dopo la segnalazione della sorella, a cui lui, il 24 gennaio, non ha dato più riposta e dopo che non si è presentato all'appuntamento per il pranzo alla mensa dell'ateneo. Per giorni nessuna traccia dell'adolescente. La svolta è giunta quando l’agenzia immobiliare che gli ha affittato la stanza ha notato che non aveva effettuato l'ultimo pagamento. Verificato il nome, si è resa conto che si trattava dello studente sparito da cinque giorni e ha avvisato la Questura. Le ricerche, in quel momento, erano concentrate in tutt’altra zona della città, nell'area di Monteluce.
La legge adesso prevede che i nomi degli ospiti di strutture ricettive, non soltanto degli alberghi, vengano inviati alla Questura competente tramite comunicazione telematica entro 24 ore dalla registrazione. Questo è avvenuto? Se fosse stato fatto, magari, si sarebbe potuto intervenire prima.
Il cordoglio della Facoltà di Matematica e Informatica
Il Dipartimento di Matematica e Informatica dell'Università di Perugia, sui social, "esprime profondo cordoglio per la tragica scomparsa del nostro studente Andrea Prospero. Sin da sabato siamo stati in contatto con la Cappellania scolastica dell'Arcidiocesi Lanciano-Ortona e abbiamo seguito con apprensione le ricerche, sperando con tutto il cuore in un esito diverso. La notizia della sua perdita ci colpisce profondamente e lascia in tutti noi un grande dolore. In questo momento di immensa tristezza, vogliamo far giungere alla sua famiglia, ai suoi amici e a tutti coloro che gli hanno voluto bene la nostra più sincera e affettuosa vicinanza. A nome del corpo docente, del personale tutto e della comunità studentesca, porgiamo le nostre più sentite condoglianze".
Il vescovo di Lanciano: 'Prima paura e poi disperazione'
Cordoglio dell’arcivescovo di Lanciano- Ortona, Emidio Cipollone. “La Sacra Scrittura, sempre, ma in modo particolare in queste domeniche, - afferma in una nota - ci presenta un Dio che ama la vita, la desidera e la diffonde con gioia e in molteplici e sorprendenti forme nell’universo da lui creato e sostenuto; un Dio che ama, soprattutto, gli esseri umani, chiamati a condividere la dignità filiale e ad essere partecipi della stessa vita divina. In questi giorni, però - rimarca il vescovo -, nella nostra città, siamo stati chiamati a confrontarci, una volta di più, con l’inadeguatezza e la paura prima, e con la disperazione poi. Come in altre occasioni, anche oggi siamo rimasti a bocca aperta e senza parole di fronte ad un dramma personale, familiare, sociale ed ecclesiale come la morte di Andrea. Ogni cosa che riusciamo a pensare e a dire ci sembra banale, sciocca, inutile o nella migliore delle ipotesi, un palliativo".
"Potremmo parlare - continua il vescovo - dell’eredità che ci ha lasciato il tempo della pandemia, dei ritmi frenetici della vita, dei timori riguardo al futuro, della mancanza di garanzie lavorative e di tutele sociali adeguate, di modelli sociali in cui, a dettare l’agenda, è la ricerca del profitto anziché la cura delle relazioni. Ma tutto questo non servirebbe a dare soddisfazione alla nostra intelligenza e, a maggior ragione, al nostro cuore. Abbiamo bisogno di altre parole e di parole altre, di parole di vita eterna che ci possano aprire un orizzonte di senso e di speranza. Abbiamo bisogno, come ci ricordava il vangelo domenica scorsa, del lieto annuncio che Gesù porta ai poveri, cioè a tutti noi, delle parole di Cristo, che è la speranza che non delude, le quali possono aprire i nostri occhi incapaci di capire il significato dell’oggi e di vedere un senso per il futuro, possono sciogliere le catene che ci opprimono e permetterci di vivere un anno di grazia del Signore. Un anno giubilare in cui sentirci, sempre e comunque, figli amati e perdonati, in cui camminiamo insieme nella vita cercandone il senso, in cui dialoghiamo e ci prendiamo cura delle relazioni, in cui poter fare esperienza di persone e, soprattutto, di comunità che possano essere un punto di riferimento importantissimo. Insieme, potremo sperimentare, come disse Gesù, che “oggi si compie questa scrittura!”. Affidiamo Andrea e la sua famiglia al Dio dell’amore e della vita e, di questo amore e di questa vita, diventiamone annunciatori e testimoni. Faremo l’esperienza che, come dice San Paolo, tutto concorre al bene di coloro che amano Dio".
Fiaccolate a Perugia e a Lanciano
Intanto don Alessio Primante, al quale la famiglia di Andrea si è rivolta fin dalle prime ore della sua sparizione, per essere aiutati nelle ricerche grazie alla Cappellania scolastica della diocesi, ha organizzato per questa sera una fiaccolata con tutti gli studenti a Perugia, col rettore dell’Università, Maurizio Oliviero, e la sindaca, Vittoria Ferdinandi. Al rientro della famiglia la fiaccolata sarà a Lanciano. 30 gen. 2025
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