'Guerriglia' tra minorenni a Teramo: vola bottiglia incendiaria, scovate altre due nascoste. Un ferito

Una sorta di guerriglia tra giovani termina finisce con un adolescente al Pronto soccorso per  ustioni. E' quanto accaduto a Teramo, sabato scorso primo febbraio. Erano cira le 17.50 - stando a quanto ricostruito dalla Procura dei minori dell'Aquila - quando la polizia  è intervenuta in Piazza San Francesco, dato che era stato segnalato il lancio di una bottiglia incendiaria che aveva colpito un ragazzo. E poi c'era stata una feroce lite, con pugni, calci, cinghiate. La rissa tra due "due gruppi contrapposti di giovani, circa trenta".

Al momento dell’intervento delle Volanti, giunte sul posto insieme alla Squadra Mobile, alla Digos, a carabinieri, Finanza e vigili del fuoco, i giovani coinvolti si erano già dileguati, mentre è stata  trovata a terra la bottiglia incendiaria. Sono state trovate bruciature nel prato adiacente alla piazza e niente altro. I vigili del fuoco hanno provveduto a spegnere le fiamme.

L'immediata attività investigativa, svolta da personale della Mobile, con la Digos e l’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, ha permesso di identificare l’autore del lancio della bottiglia incendiaria, un 14enne.
L'adolescente è stato sottoposto, nella stessa serata, a perquisizione domiciliare, all’esito del quale sono stati rinvenuti e sequestrati i vestiti indossati nel pomeriggio ancora intrisi di benzina. Il ragazzo ha permesso di scovare e sequestrare, nelle adiacenze di Piazza San Francesco, altre due bottiglie incendiarie pronte all’uso, situate all’interno di uno zaino nascosto tra le sterpaglie.
E' stato subito individuato anche un complice, un altro 14enne, sottoposto a perquisizione domiciliare. Entrambi sono della Val Vibrata.

Il giovane colpito dalla bottiglia incendiaria, 15 anni, è stato invece trovato all’ospedale di Teramo, ove era andato per farsi curare le ferite al volto. E' stato poi dimesso con prognosi di 10 giorni per le ferite riportate.
I reati ipotizzati al momento sono quelli di di fabbricazione o detenzione di materie esplodenti, accensioni ed esplosioni pericolose e lesioni personali aggravate.

Tutto sarebbe nato da un litigio per una partita di calcio giovanile, disputata nei giorni precedenti.

E' stato accertato che in piazza si sono fronteggiati due diversi gruppi composti da circa quindici persone ciascuno. "L’impegno profuso dalle forze dell’ordine, giunte prontamente ed operanti con la massima efficacia, - dice la Procura per i Minori dell'Aquila - rassicura sulla capacità di controllo di tali episodi. Tuttavia, il ripetersi di fatti penalmente rilevanti all’interno del centro cittadino, caratterizzato da un’attuale diminuzione della "vigilanza civica", causata dal contingente minore afflusso quotidiano di persone - dovuto a svariate ragioni - impone una riflessione collettiva, nel rispetto delle specifiche competenze, ferma restando la certezza dell’incondizionata opera degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine". 03 feb. 2025

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