Lanciano. 'Rivedere il Piano dehors per i locali pubblici': l'invito della Lega al sindaco Pupillo

“Chiediamo di mettere da parte le divergenze politiche e di sederci ad un tavolo per difendere il diritto di lavorare".

Getta l’amo del dialogo la Lega di Lanciano (Ch) verso l’amministrazione guidata dal sindaco Pupillo perché “deve capire che è arrivato il momento di rivedere le concessioni e permettere ai commercianti di usufruire di spazi più ampi rispetto a quelli dati prima del Covid”. Attraverso il proprio gruppo di lavoro sul commercio il partito di Salvini mette in campo, ancora una volta, la questione del discusso "Piano dehors". Oltretutto - fa presente - “chiediamo all’amministrazione comunale di  rivedere gli accordi presi qualche anno fa con la Sovrintendenza" perché in “questi ultimi mesi la città è tornata a vivere. Le concessioni per spazi all’esterno dei locali pubblici hanno movimentato la città”.

La rimodulazione, con ampliamento, degli spazi esterni alle attività commerciali in questa fase di emergenza, secondo le normative di sicurezza imposte dal Governo, - secondo la Lega e non solo – ha dato la possibilità al cuore della città di avere un aspetto più invitante. I tavolini all'aperto, in alcuni punti, come Corso trento e Trieste e piazza Plebiscito, le hanno conferito un volto più... turistico e accattivante. 

L’emergenza Covid-19 è stato un periodo si sofferenza per il settore commercio tuttavia - evidenzia la Lega - “abbiamo avuto la possibilità di comprendere ancor di più che le attività commerciali vanno incentivate e sostenute. Siamo vicini ai commercianti che fungono peraltro da deterrenti contro la delinquenza".

"Lanciano - si fa ancora presente in una nota - merita di tornare ad essere il centro della Frentania, un tempo tanto invidiata. L’aspetto commerciale è sempre stato messo da parte dall’amministrazione, che non ha fatto mai nulla per difenderlo. Tanto da vedere sempre più saracinesche abbassate. Smettiamola di nasconderci dietro la frase retorica ‘c’è la crisi!’. Bisogna intervenire concretamente ed è necessario farlo al più presto".

Alessandro Di Matteo

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