Lanciano. Passaggi ripetuti con l'auto in Ztl, il giudice: valida solo la prima multa

Il troppo storpia. E’ questo il senso di una sentenza del giudice di pace di Lanciano (Ch) che, sull’infinita serie di multe nella Zona a traffico limitato, pone lo stop. Ovvero, non si possono mandare più multe alla stessa persona per quante volte, in pochi minuti, è entrata nell’area off limits. Dunque solo la prima infrazione va punita. Altro che ingrassare le casse comunali a piè sospinto.

 Il 2 aprile scorso un uomo di Gessopalena  (Ch) è a Lanciano per dei servizi. Transita, senza accorgersene, e per mero errore, nella zona Ztl di corso Roma. Oltretutto è confuso da quelle scritte “Varchi attivi e non attivi”. Fa il giro e si ritrova in via dell’Asilo, pure blindata dalla Ztl, e dopo il girotondo eccolo costretto di nuovo a transitare per corso Roma. I passaggi incriminati avvengono alle ore 16 - 16.43 e 16.49.

Richiamando una sentenza del tribunale di Reggio Emilia il giudice di pace di Lanciano ,Angela Calderoni, spiega: "Non sono sanzionabili le infrazioni successive alla prima infrazione.... Presupposto per erogare una sanzione amministrativa è non solo la sussistenza dell’elemento oggettivo della violazione, ma anche la configurabilità di un elemento soggettivo, quanto meno di colpa. E l’elemento soggettivo è esclusa laddove la violazione sia commessa per errore sul fatto non determinato da colpa”.

Nel caso dell’ospite giunto a Lanciano si ritiene la colpa imputabile all’automobilista è unica, integrata cioè dalla circostanza di non aver osservato il primo divieto di accesso. Pertanto - motiva il giudice di pace - "le successive violazioni non risultano assistite dal necessario elemento soggettivo di contrasto all’ordinamento”. Tenuto conto anche di pronunciamenti della Cassazione, si è ritenuto in modo evidente che l’automobilista ha violato la Ztl in un arco di tempo ristretto e limitato a corso Roma. Annullate così le altre due contravvenzioni. Il difensore del ricorrente,  l’avvocato Angelo Manzi: "Il giudice ha detto che è colpevole per la sola violazione del primo passaggio non per quelli successivi. E’ lo stesso principio del cumulo di pene".

Walter Berghella

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