Lanciano. Monumento al Samudaripen imbrattato: indagini Digos

E' scattata l’indagine della Digos sugli atti oltraggiosi compiuti contro il monumento al Samudaripen che, a Lanciano (Ch), ricorda l’eccidio di rom e sinti. Si procede contro ignoti per danneggiamento e istigazione all’odio razziale.  

E’ il secondo monumento al mondo, dopo Berlino, dedicato al Porrajmos, ossia lo sterminio perpetrato su questi popoli durante la Seconda guerra mondiale. Ignoti hanno utilizzato dello spray per sporcare, nel giardino di piazza Santa Teresa Benedetta della Croce, la statua in pietra della Majella.

I vandali hanno scritto la parola “merde” e disegnati tre falli che addetti del Comune di Lanciano e membri dell’Ucri (Unione comunità romanès in Italia) hanno provveduto a cancellare.

E la polizia ha aperto un'inchiesta anche sulla scritta "Basta rom",  più croce celtica, simbolo dell'estrema destra, comparsa, nella notte tra il 25 e il 26 settembre scorsi, su un muro di via Martiri 6 Ottobre a Lanciano, all'entrata dell'abitazione di un cittadino di origini rom. "Potrebbe sembrare la solita scritta sui muri, di quelle alle quali quasi non facciamo più caso, quelle che semplicemente imbrattano e deturpano, ma non è così". Questa la denuncia, sui social, su Facebook, del Laboratorio sociale Largo Tappia.  22 ott. 2020

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