Cosa rende il giornalismo una missione, più che una comune professione? Così controversa la domanda, quanto estrema la facilità con cui il Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Lanciano (Ch) è riuscito ad offrire una risposta efficace, tramite le riflessioni scaturite da un corso di giornalismo che si è svolto nelle settimane scorse.
Il segreto sta nell’esperienza sul campo, che fa capire una cosa: l’empatia è lo strumento più importante e potente per svolgere questo mestiere. L’obiettivo che accomuna tutti è quello di condividere una notizia, ma è il modo in cui lo si fa che distingue il giornalista occasionale, una persona qualunque, da un professionista. Riuscire a capire cosa il prossimo sta provando, permette di calarsi nei suoi panni e capire quello che prova, solo facendo così il giornalista scaltro riesce a carpire testimonianze che spesso e volentieri le persone non sono disposte a rilasciare facilmente.
Questa è stata solo una delle lezioni che gli studenti hanno imparato durante il sopracitato laboratorio di giornalismo: "Essere giornalista oggi. Fatti e cronaca nel mondo digitale". Per l’appunto, i ragazzi partecipanti al progetto del giornale hanno deciso di cimentarsi in un viaggio che potesse approfondire il loro percorso di redattori, realizzato con l'aiuto di un giornalista locale: Alessandro Di Matteo, laureato in economia, con una lunga serie di avventure tra le più disparate e cronista per il sito www.abruzzolive.tv, grazie ai suoi suggerimenti e al racconto di alcune esperienze dirette, ha condiviso la funzione sociale del giornalismo. Con i ragazzi Di Matteo ha anche trasmesso il valore dell’etica professionale, l’importanza della verifica delle fonti e le tecniche specifiche per calamitare l’attenzione dei lettori. L’attrazione da parte del lettore deriva da una corrispondenza di interessi che si sviluppa grazie ad un'opportuna selezione dei contenuti da trattare da parte dello scrittore. Nasce allora la necessità di fare di questa professione un vero e proprio stile di vita, data la continua disponibilità all’acquisizione della “notizia”.
Il laboratorio dunque, svoltosi nelle ultime due settimane di maggio, è stato suddiviso in quattro incontri pomeridiani in cui l’esperto esterno ha spiegato il proprio mestiere e fornito consigli per impostare un articolo di giornale, in particolare di cronaca. Già a partire dal0 primo incontro, il giornalista ha illustrato alcuni esempi da imitare ed altri da evitare (fra buone notizie e “inventate" notizie), nel rispetto delle persone di cui si va a scrivere. Dunque, l’esperienza è stata formativa e piacevole per gli studenti. Nonostante la tempistica del corso, concentrata ed intensiva, sono riusciti ad emergere gli aspetti più inediti della professione e la responsabilità dell'informazione.
Le docenti Maria Carmela Bianco e Maria Luisa Tiberio hanno ringraziato tutti gli studenti per il loro grande impegno e “per aver trasformato questa idea in una realtà così ricca e significativa. Ci auguriamo che questa esperienza attraverso il giornale scolastico possa continuare a essere una piattaforma vibrante per la loro espressione e un punto di riferimento per tutta la comunità scolastica”.
La redazione del Liceo Scientifico “G. Galieli” di Lanciano
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