L'Aquila. Truffa fondi per la ricostruzione post sisma, confiscate due abitazioni e coniugi nei guai

La Guardia di finanza a L’Aquila ha dato esecuzione ad un provvedimento di confisca emesso dalla Corte d’Appello de L’Aquila, a seguito della sentenza divenuta irrevocabile, nei confronti di due coniugi coinvolti in un’indagine della locale Procura della Repubblica.

Il provvedimento giunge a conclusione degli accertamenti eseguiti dalle Fiamme gialle volti a verificare la regolarità dell’erogazione di un contributo pubblico finalizzato all’acquisto di un’abitazione sostitutiva di quella principale distrutta, nel capoluogo abruzzese, dal terremoto del 2009. I fondi post sisma facevano gola e la coppia ci ha provato.

All’esito delle attività investigative è emerso che moglie e marito, al fine di ottenere, dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione di L’Aquila, la liquidazione delle predette somme di contributo, hanno indicato un’abitazione principale diversa da quella effettiva.

In particolare, benché avessero stabile dimora altrove, hanno falsamente attestato, mediante autocertificazione, che l’unità immobiliare in cui vivevano, cioè quella che era adibita ad abitazione principale, era andata distrutta a causa delle catastrofiche scosse del 6 aprile 2009.

Le indagini svolte hanno consentito di rilevare profili di responsabilità nei confronti di tutt'e due, che sono stati denunciati, alla fine, per indebita percezione di erogazioni pubbliche. Al termine dell’iter, il giudice ha emesso provvedimento ablativo, che ha consentito di sottoporre a confisca due immobili per un ammontare complessivo di circa 388.000 euro. 13 gen. 2025

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