Graffiti non autorizzati: arrestati in India quattro ragazzi, abruzzesi e marchigiani

Bombolette spray alla mano, hanno imbrattato due carrozze della metropolitana di Ahmedabad, in India, ancora da inaugurare.

Per questo quattro ragazzi italiani - il 24enne Gianluca Cudini, di Tortoreto (Teramo); il 29enne Baldo Sacha, di Monte San Vito (Ancona); il 21enne Daniele Starinieri, di Spoltore (Pescara) e il 27enne Paolo Capecci, di Grottammare (Ascoli Piceno) - sono stati arrestati nel Paese di Ghandi.

Sono accusati di aver danneggiato beni pubblici e di essere penetrati in un'area proibita. La notizia ha oggi raggiunto l'Italia. Ma i familiari erano già informati, contattati dall'Ambasciata di Delhi e dal Consolato di Mumbai. I writers sono arrivati in India con un visto turistico, della durata di 30 giorni. Dopo "l'assalto" a colori. sono stati identificati e fermati grazie ai filmati delle telecamere di sorveglianza, che li hanno ripresi mentre erano all'opera nella notte tra giovedì e venerdì. A peggiorare la situazione, il fatto che solo qualche ora più tardi, il premier indiano Narendra Modi sarebbe arrivato in città per inaugurare un treno elettrico superveloce. Secondo la ricostruzione delle forze dell'ordine, i quattro "dopo aver oltrepassato la recinzione si sono avvicinati alle vetture e hanno spruzzato le pareti e i pali elettrici".

Tre di loro sono saltati attraverso il muro del deposito di Apparel Park della ferrovia della metro a Gomtipur tra le 2.37 e le 2.52. E sui vagoni T-14 e il T-15 hanno scritto "Tata", a tinte varie, diversi e "Tas", acronimo scherzoso di 'Tagliatelle alla salsa'. 

Il fatto non prevede condanne penali. Al gruppetto le bombolette spray comprate a poche rupie ne costeranno almeno 50mila, circa 600 euro.

Sulle loro condizioni sono arrivate rassicurazioni dalla Farnesina. "I quattro italiani arrestati dalla polizia di Ahmedabad, capitale del Gujarat, sono adesso a Mumbai e stanno bene". Ancora: "Li abbiamo incontrati e trovati in buone condizioni. Abbiamo fornito loro assistenza nell'individuazione di un legale".

Le accuse contro i giovani rischiano di moltiplicarsi: sono infatti sospettati di appartenere ai 'Rail Goons', un gruppo internazionale di writers, e di avere già compiuto altri blitz in Kerala. Vari media indiani li indicano come gli autori di tag apparse a Kochi nei mesi scorsi, con le parole 'burn' (bruciare) e 'splash' (schizzo). Le città indiane sono piene di murales, ma si tratta sempre di opere autorizzate. Famoso, nella capitale, il distretto dei murales di Lodhi Colony, un quartiere di edilizia popolare, dove l'associazione street+art ha chiamato autori da tutto il mondo a dipingere le case per difenderle dalla demolizione.

Durante l'interrogatorio è emerso che "la firma dei quattro nei graffiti è in tutta Europa e in America. Che avevano provato anche nei giorni precedenti a pitturare altri beni pubblici non riuscendovi. E il loro appartamento era pieno di bombolette spray". 

Dice, ad Abruzzolivetv, Chiara Trulli, sindaco di Spoltore: "Sono in contatto con Uliano, il papà di Starinieri, che da un paio di anni si era stabilito in Germania, dove lavora come corriere. Mi ha detto che aveva sentito il figlio ieri e gli aveva riferito che stava bene. Non sapeva dell'arresto. Oggi ha provato a ritelefonargli, ma non ha avuto risposte. Speriamo si risolva presto". 

In ansia anche i familiari di Cudini che vive da circa tre anni in Inghilterra. "Siamo preoccupatissimi - affermano - e col cuore spezzato". 04 ott. 2022

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