Chieti, strade provinciali 'colabrodo': la denuncia dell'Ugl autoferrotranvieri
“Buche, manto stradale spesso rattoppato alla meno peggio con palate di asfalto a freddo (una miscela di catrame per asfaltatura e pietrisco che alla prima pioggia vanno via che è una bellezza), corsie a larghezza ridotta, deviazioni, strade dissestate e nel migliore dei casi… finti lavori in corso. Strade più adatte a gare di mountain bike e motocross che non alla normale circolazione”. 

E' una denuncia chiara e dettagliata quella che giunge dall’Ugl Autoferrotranvieri della provincia di Chieti tramite il suo segretario Fabrizio Mancini (foto). Che rincara la dose nella sua nota: “la presenza di buche, ma forse è più logico parlare di vere e proprie voragini, sono la criticità maggiore delle nostre arterie stradali che riguardano da vicino tutto il Frentano, ma anche gran parte della provincia di Chieti. Cerchi distrutti, gomme deformate, ammortizzatori danneggiati, in alcuni casi crollo dei motori per la rottura dei supporti o dei bulloni di sostegno”. 

E' quindi a rischio la circolazione stradale ed anche la circolazione dei mezzi pubblici: “gli Autobus di TUA, Azienda Regionale di Trasporti a capitale pubblico, vengono ogni giorno, più volte al giorno, martoriati e messi a dura prova di resistenza, sia meccanica che di carrozzeria, dal dissesto stradale, riportando quotidianamente alcuni danni”. Quanto denunciato dall’Ugl è sotto gli occhi di tutti. E' sufficiente mettersi in auto o moto per le strade della provincia e avventurarsi in panorami con “erba alta lungo le strade e all’interno delle rotatorie (in alcune zone tagliata solo a fine estate) che impediscono una corretta visuale; le cunette otturate da anni e mai pulite che durante le piogge fanno defluire acqua e detriti all’interno della carreggiata stradale rendendola impervia e pericolosa; per finire con i rami degli alberi non potati lungo le strade provinciali o potati male all’interno delle città e dei paesi, che spesso graffiano e ammaccano la parte alta degli Autobus e dei mezzi pesanti”. 

L’allarme riguarda poi la praticità: “oggi si rischia di investire un pedone o fare un frontale per evitare buche, fossi o avvallamenti”. L’appello alla manutenzione e al ripristino di condizioni stradali quantomeno sufficienti è rivolto alla “Politica locale, Provinciale, Regionale e a tutte le Istituzioni interessate, chiedendo loro a voce alta e con fermezza, un intervento immediato ed efficace”. 22 settembre 2018

Alessandro Di Matteo

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