Ospedale Lanciano. Oltre 500 interventi bloccati ad Oculistica: blitz di Paolini al 'Renzetti'
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Bloccati, da mesi, oltre 500 interventi di cataratta all’ospedale "Renzetti" di Lanciano (Ch), mentre le prenotazioni continuano ad accumularsi nel reparto di Oculistica. Il problema è stato denunciato da tempo ma nulla si è mosso.

La causa del blocco? Macchinari e laser obsoleti, carenza di kit chirurgici e strumenti che necessitano di continua sterilizzazione. Una situazione critica che ha spinto il sindaco di Lanciano, Filippo Paolini, a intervenire personalmente. Blitz, stamattina, in reparto.

Accompagnato dal vice sindaco, Danilo Ranieri, e dalla presidente del Consiglio comunale, Gemma Sciarretta, il primo cittadino ha incontrato medici e infermieri. Un’iniziativa che non è stata accolta con favore dalla direzione Asl, ma tuona Paolni: "Il Consiglio comunale ha dato un mandato chiaro: no al trasferimento di reparti al Negri Sud, difesa di Oculistica e riapertura dell’Utic, con sette posti letto attualmente spostati in Rianimazione. E' inaccettabile che gli interventi di cataratta non vengano effettuati da così tanto tempo e non ha senso obbligare i pazienti ad andare fino a Chieti. Se serve una battaglia, la faremo. La nostra popolazione va tutelata: qui abbiamo una sala operatoria dedicata".

Paolini, criticato in passato per un presunto silenzio sulle condizioni della sanità, ora alza la voce: "Il messaggio è chiaro: se la situazione non si sblocca, tornerò a protestare. Se il dialogo civile non porta risultati, mi assumerò le mie responsabilità".

Nel frattempo, è stata promessa la fornitura di nuovi macchinari in comodato d’uso. Per anni non sono state indette gare per l’acquisto di apparecchiature, e il reparto di Oculistica, un tempo composto da cinque medici, ora ne conta solo tre. Un’Unità che da complessa è stata declassata a semplice. Ciononostante, negli anni passati ha garantito tra i 700 e i 1.000 interventi annui, arrivando a eseguire complessivamente 20.000 operazioni nonostante le attrezzature vecchie. Il bacino di utenza del reparto si estende oltre i confini regionali, attirando pazienti da Lazio, Molise, Marche e Puglia. Ora, però, tutto è fermo e le liste d’attesa sono interminabili.

Paolini non risparmia critiche alla gestione sanitaria: "Si parla di debiti della sanità, ma con questa incertezza molti preferiscono farsi curare altrove". E lancia un appello al nuovo manager Asl, Mauro Palmieri, che si insedierà il primo marzo al posto di Thomas Schael, in partenza per Torino. "Torneremo alla carica per la nuova Utic e per i 2,4 milioni di euro promessi. E vogliamo certezze anche sul progetto del nuovo ospedale: il piano deve passare per la nostra Urbanistica, non per Milano o Frosinone. Se non ci sarà dialogo, ci faremo sentire".

Il sindaco, infine, esprime preoccupazione anche per le voci di una possibile chiusura del reparto di Neurologia, che potrebbe essere trasferito a Vasto (Ch).  19 feb. 2025

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