Coronavirus. Abruzzo. 'I tamponi al personale sanitario siano processati tutti rapidamente per evitare danni incalcolabili'

"Abbiamo già assistito a numerosi casi di operatori sanitari rimasti a lavorare all'interno delle strutture pubbliche e la cui positività al Covid-19 è stata resa nota decine di giorni dopo lo svolgimento del tampone". Vuol dire aver lasciato all'interno degli ospedali possibilità concrete di "infettare pazienti e tutti coloro con cui fossero entrati in contatto".

"E' un rischio che si può evitare solamente con tempi certi e veloci nei risultati dei tamponi, senza fare distinzioni tra sintomatici e asintomatici, in modo da evitare di causare danni incalcolabili all'intera comunità". E' quanto afferma, in una nota, il vice presidente della Commissione Sanità della Regione, il pentastellato Francesco Taglieri. 

"La velocità dell'esecuzione e del responso di un tampone sono armi determinanti per contrastare l'espandersi del contagio del coronavirus, soprattutto per ciò che riguarda il personale sanitario - dice -. E' un concetto ribadito più volte dal ministero della Salute e dall'intero Governo nazionale che, per i lavoratori delle strutture ospedaliere, non fa alcun tipo di distinzione tra sintomatici e asintomatici sull'urgenza di avere nel più breve tempo possibile la risposta al test. Un operatore con carica virale, indipendentemente dai sintomi che mostra, può produrre effetti potenzialmente devastanti se entra in contatto con i malati, in particolar modo con quelli più vulnerabili. Per questo risulta difficilmente comprensibile la ragione per cui la Giunta regionale, con l'ordinanza 53, sembri applicare criteri di priorità diverse tra il personale". Per avere chiarezza su questo punto, Taglieri ha presentato un'interpellanza al presidente Marco Marsilio e all'Assessore alla Sanità, Nicoletta Verì.

"Come previsto dal Decreto Cura Italia e dalle ordinanze della Regione, - ricorda l'esponente del 5Stelle - gli operatori sanitari, anche se venuti a contatto con pazienti contagiati, proseguono la propria attività, fintantoché risultino asintomatici, a patto che siano sottoposti a stretta sorveglianza. E' evidente quindi che debbano avere una corsia preferenziale nello svolgimento del tampone, che deve essere refertato, come previsto da circolare del ministero della Salute, entro 36 ore. Quanto pubblicato da Regione Abruzzo con l'allegato all'ordinanza 53 rischia, invece, di andare in contrasto con le disposizioni ministeriali. Infatti, nella tabella con cui si stabiliscono i criteri di priorità, vengono fatte diverse specifiche. In particolare si parla di “Codice rosso” per “personale sanitario sintomatico”, e di “Codice giallo” per “operatori sanitari” che, in mancanza di altre specifiche, sono presumibilmente da ritenere asintomatici".

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