“Sono all’ordine del giorno le segnalazioni circa la carenza di farmaci, soprattutto per pazienti oncologici. Sempre più spesso, inoltre, mancano prodotti e sistemi per stomie, come anche le protesi per coloro i quali ne avrebbero bisogno. In tali circostanze le farmacie del territorio che non riescono a soddisfare le tante richieste che ricevono, invitano i cittadini a provvedere altrimenti. L’ovvia conseguenza è che, laddove non si abbia disponibilità economica per acquistare ciò di cui si ha bisogno, si rischia di rinunciare alle cure".
A denunciarlo è il capogruppo in Regione dei 5 Stelle, Francesco Taglieri. "Tutto ciò - afferma - arriva a seguito di politiche sbagliate e di azioni, messe in campo dalla direzione strategica dell’Asl, Lanciano Vasto Chieti, con a capo Thomas Schael (nella foto), che, analogamente a quanto accaduto in passato, stanno dimostrando la loro inappropriatezza”.
“Il modello Abruzzo tanto vantato dal presidente della Regione, Marco Marsilio, e dall’assessore Nicoletta Verì continua a perdere pezzi e a dimostrarsi sempre più inefficace e lacunoso. La sanità è in costante emergenza e il disavanzo strutturale - ormai noto a tutti – testimonia come le azioni adottate dalla maggioranza regionale di centrodestra, di concerto con le direzioni strategiche delle quattro province, siano totalmente inadatte a risolvere una crisi che non sembra conoscere fine. Alle problematiche denunciate nelle scorse settimane se ne aggiungono altre, a partire dalla riduzione del 50% delle ore lavorative per il personale ausiliario, quello indispensabile per portare avanti lavori di magazzino, di consegne e trasposto, di organizzazione di spazi per gli ambienti di dialisi e per servizi di farmacia. Una rimodulazione adottata per fare fronte al buco economico che si è creato ma che arriva senza alcun confronto tra le parti e che, di certo, non può considerarsi valida né, tantomeno, soddisfacente. Il personale non può subire questi tagli che graverebbero pesantemente sulla loro attività oltre che sui servizi che sono chiamati a fornire all’utenza”.
“In chiusura, - rimarca Taglieri - stupisce non poco apprendere di una circolare, a firma della direzione strategica della Asl2, che dispone divieto assoluto per pazienti e dipendenti di scattare foto o girare video all’interno dei locali dell’azienda. Tale proibizione troverebbe la sua ratio nel rispetto della privacy di operatori e utenti, mentre membri della Giunte regionale e alcuni dirigenti si tuffano in ripetute e stancanti passerelle di propaganda elettorale: ognuna di queste viene prontamente comunicata e resa pubbliche dai loro uffici stampa, con tanto di foto a corredo". In realtà questa disposizione "sembra, a tutti gli effetti, un tentativo di censurare e bloccare sul nascere possibili e nuove segnalazioni circa disservizi e criticità varie".
Ma sull'operato Asl, e sull'inadeguatezza dei suoi vertici, tornano a battere anche i sindaci di Atessa, Giulio Borrelli, e di Casoli, Massimo Tiberini. "L'anno scorso, - affermano - noi sindaci del comitato ristretto della Asl Lanciano-Vasto-Chieti avevamo espresso una valutazione negativa riguardo alla gestione del manager Asl, evidenziando motivi e ragioni che oggi stanno emergendo nuovamente con il nuovo buco della sanità regionale". A quel tempo, - fanno presente - "siamo stati descritti come un comitato di parte e di sinistra. Ora notiamo che figure di rilievo, come il presidente del Consiglio regionale, il presidente della V Commissione Sanità e il sindaco dell'Aquila, nonché presidente del Comitato ristretto dei sindaci della Asl 01, stanno avanzando le stesse critiche e mettendo sotto accusa i riconfermati direttori generali delle quattro Asl regionali. Non vorremmo che anche loro fossero etichettati come pericolosi sovversivi".
"C’è, però, - sottolineano Borrelli e Tiberini - una differenza sostanziale. Noi queste critiche le abbiamo mosse un anno prima delle elezioni regionali. I “sovversivi” attuali, al contrario, lo fanno dopo aver sostenuto i risultati della sanità abruzzese prima delle elezioni. Pensiamo dunque che sia necessaria una riflessione seria e coerente su queste valutazioni, affinché non siano dettate solo da opportunità politiche, ma da una reale volontà di migliorare la qualità del servizio sanitario per i nostri cittadini". 31 mag. 2024
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