Abruzzo. In campo nuove misure per l'emergenza Coronavirus

Nessun caso di contagio al momento in Abruzzo, ma fervono incontri e contatti in Regione per allinearsi alle direttive del Governo sull’emergenza coronavirus. Questa mattina c’è stata una riunione operativa a Pescara, nella sede del Dipartimento regionale Sanità, per fare il punto proprio sul Decreto d'emergenza sul coronavirus, approvato in tarda serata ieri dal Consiglio dei ministri.

Convocato dal presidente Marco Marsilio e dall'assessore alla Salute, Nicoletta Verì, all'incontro hanno partecipato - oltre ai dirigenti e funzionari del Dipartimento - i rappresentanti della Protezione civile, delle Asl, dei medici di medicina generale, dell'Anci e delle Prefetture.
Attualmente in Abruzzo non c'è alcuna evidenza di circolazione del Covid 19, ma per far fronte a eventuali emergenze che potessero verificarsi nei prossimi giorni, sono stati stabiliti protocolli operativi nel rispetto di quanto previsto dal nuovo Decreto.

Le misure adottate, in particolare, per coloro che provengono dalle aree del Nord Italia non rientranti nelle zone rosse, si distinguono in due tipologie: gli asintomatici che non hanno avuto contatti significativi con persone a rischio (per essere considerato contatto significativo non basta essere stati su un vagone ferroviario o in un centro commerciale) non vengono presi in carico; invece per coloro che accusano stati febbrili o altre sintomatologie, viene attivata la sorveglianza sanitaria passiva: in pratica il soggetto dovrà prendere contatti con la propria Asl di competenza, comunicare i propri dati e successivamente informare la stessa Asl di eventuali improvvisi peggioramenti.
Per coloro - sempre asintomatici - che hanno avuto invece contatti significativi con persone provenienti dalle zone rosse (o che siano partiti dalle zone rosse prima del divieto di lasciare le stesse aree), c'è l'obbligo dell'isolamento fiduciario domiciliare con sorveglianza sanitaria attiva. Vale a dire che sarà la Asl a contattare, a intervalli regolari, il soggetto e verificare eventuali mutamenti del quadro clinico. Su queste categorie di soggetti non viene eseguito il test per il Covid 19, a meno di un mutamento significativo del quadro clinico.

Per tutti gli altri casi, restano ferme le indicazioni già introdotte nei giorni scorsi, vale a dire il non recarsi autonomamente nei Pronto soccorso (per evitare la potenziale diffusione di un eventuale contagio in un luogo già di per sé affollato abitualmente), ma rivolgersi sempre prima telefonicamente al proprio medico di famiglia o alle guardie mediche, che attueranno un triage telefonico e solo eventualmente attiveranno il protocollo di presa in carico ospedaliera, che verrà gestito dal 118 in sicurezza.

"È importante – ha commentato l'assessore Verì - coniugare l'esigenza di non sottovalutare casi potenziali con la necessità di operare un filtro su criteri ben precisi, perché un accesso indiscriminato e incontrollato ai protocolli rischia di mettere in crisi l'intero sistema, che invece deve essere pienamente operativo per eventuali reali necessità".

Alla luce di quanto deciso finora dal Governo la Regione Abruzzo è pronta a mettere in campo tutte le misure previste dal Decreto, a partire dal divieto all'effettuazione delle gite scolastiche. Verrà infine attivata una task force per il reperimento e la distribuzione di materiale sanitario, grazie anche alla collaborazione con l'Anci.

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