C'è preoccupazione per il futuro dei pazienti con autismo in carico alla Asl di Lanciano-Vasto-Chieti.
L'allarme viene lanciato, in una lettera inviata ai vertici Asl, dall'Angsa Abruzzo (Associazione genitori persone con autismo), dopo la comunicazione del Cireneo Srl, in merito all'accordo integrativo per il secondo semestre 2024 e l'annualità 2025.
Il "Cireneo", che gestisce e crea servizi a favore delle persone con autismo, ha denunciato che le prestazioni erogate dal primo luglio 2024 non sono state ancora pagate. "Questa situazione - afferma l'Angsa, con la presidente regionale Alessandra Portinari - ha costretto le strutture di riabilitazione convenzionate ad anticipare le somme dovute", ponendo un grave onere economico su di esse. Il "Cireneo" ha inoltre fatto presente di non poter più garantire le prestazioni se il problema dei pagamenti non verrà risolto.
L'Angsa sottolinea come questa incertezza "si sommi alle già esistenti lunghe liste d'attesa per i bambini che ricevono una diagnosi di autismo, creando un ulteriore ostacolo per coloro che necessitano di trattamenti già avviati. La sospensione delle terapie metterebbe a rischio i progressi compiuti dai pazienti, con conseguenze potenzialmente irreversibili sul loro sviluppo e benessere".
L'associazione ricorda che, grazie a numerose battaglie condotte a livello nazionale e regionale, nel 2017 l'autismo è stato incluso nei Livelli essenziali di assistenza (Lea). Per ciò Portinari sollecita "una risoluzione immediata della vicenda e una soluzione definitiva atta a garantire la continuità dell'assistenza".
"E' necessario un intervento tempestivo - rimarca Portinari - per evitare un'emergenza che colpirebbe duramente molte famiglie già provate dalle difficoltà quotidiane nella gestione dell'autismo". 12 feb. 2025
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