"Prima il Comune chiede di dichiarare improcedibile il progetto. Poi il Comitato di coordinamento regionale per la Valutazione di Impatto ambientale (Via) emette un preavviso di rigetto. Martedì scorso 12 giugno ecco la piroetta all'indietro: lo stesso Comitato Via revoca il proprio preavviso di rigetto e concede altri tre mesi affinché, tramite integrazione di documenti, ci possa essere il via libero alla costruzione di una discarica destinata allo smaltimento di materiali contenenti amianto. Il tutto in barba al Piano regolatore generale di Rocca San Giovanni che ha altre ambizioni". Il consigliere regionale Leandro Bracco torna sull'impianto di  amianto che dovrebbe sorgere a Rocca San Giovanni per bonificare un deposito  di rifiuti tossici e nocivi della Smi (Società meridionale inerti) abbandonato da anni e situato in uno degli splendidi scorci verdi del borgo della Costa dei trabocchi. 

"Nonostante l'amministrazione di Rocca - prosegue Bracco - abbia formalizzato la richiesta di dichiarare il nuovo progetto improcedibile e di provvedere alla chiusura dell'ex impianto, l'iter prosegue. Il punto è che se non sussistono i presupposti, per quale motivo si consente la prosecuzione dell'iter? Non si tratta infatti di carenze ma di incompatibilità che non possono essere sanate attraverso nessuna integrazione documentale. Il progetto sul quale sono state rilevate molteplici criticità è in realtà in contrasto con il Prg. Allora perché - viene aggiunto - fare addirittura perdere tempo e risorse alla stessa società oltre che alle amministrazioni pubbliche lasciando il procedimento aperto? Va d'altra parte detto che la chiusura della vecchia discarica e la bonifica della medesima sono attività che devono essere compiute indipendentemente dal nuovo progetto".
18 giugno 2018

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