Fabbriche Stellantis: il 20 ottobre incontro dei sindacati con Filosa

Chiamati tutti a raccolta. Convocato da Stellantis un incontro tra l’amministratore delegato, Antonio Filosa, e i sindacati di categoria per il prossimo 20 ottobre. Dopo mesi di pressioni, la multinazionale ha infatti risposto positivamente alla richiesta di confronto inviata congiuntamente il 9 settembre, per accendere una luce su stabilimenti, occupazione e prospettive industriali nel nostro Paese.

Per la Uilm il vertice sarà un banco di prova. "E' un’occasione per esporre il punto di vista e le legittime richieste dei lavoratori", dicono Rocco Palombella e Gianluca Ficco, che chiederanno "di completare l’assegnazione di modelli ibridi a tutti gli stabilimenti, a cominciare da Cassino, che prevede ancora secondo il vecchio piano industriale esclusivamente l’allocazione di vetture full electric. Inoltre solleciteremo motori adeguati per tutte le vetture che sono in procinto di essere lanciate, in particolare a Melfi e a Mirafiori. In tal modo riusciremmo contemporaneamente a rilanciare la produzione di motori in Italia, a Termoli, e a garantire una buona penetrazione di mercato ai nuovi modelli. Inoltre per Pomigliano ci aspettiamo un chiarimento sui tempi e le modalità di lancio della futura piattaforma small; per Atessa vorremmo certezze sul futuro dei veicoli commerciali e per Modena un rilancio di Maserati".

Articolata anche la posizione della Fim Cisl. "E' un fatto positivo perché lo stavamo sollecitando fin dalla nomina dell’ad – dichiara il segretario generale Ferdinando Uliano – ma ora serve un patto serio tra azienda e sindacati sulla salvaguardia occupazionale e degli stabilimenti in difficoltà". Uliano ricorda che la produzione 2024 ha perso un terzo dei volumi rispetto al 2023 e rischia di crollare ulteriormente nel 2025. "Serve un rilancio del piano industriale per l’Italia. Abbiamo fabbriche in forte sofferenza, una cassa integrazione che coinvolge oltre il 60% dei lavoratori e una situazione critica come quella di Termoli, senza prospettive chiare sulla gigafactory. Anche su Cassino, Pomigliano, Melfi e Mirafiori bisogna fare di più".

Sulla stessa linea la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, che sottolinea come il tavolo "sia importante per chiarire le strategie industriali e il futuro produttivo di tutti gli stabilimenti italiani, delle persone che vi operano e dell’indotto". La leader Cisl lega la partita Stellantis alla legge 76 sulla partecipazione dei lavoratori, approvata lo scorso maggio: "Praticare partecipazione significa elevare i salari, radicare investimenti e occupazione, rilanciare la formazione e affrontare la sfida decisiva delle competenze. Ma occorre anche un nuovo piano automotive nazionale, dopo i tagli della legge di bilancio 2025, con ammortizzatori sociali specifici per accompagnare la transizione".

Dal fronte Fiom-Cgil arriva un messaggio chiaro: "L’apertura di un confronto è positiva come premessa per affrontare la difficile situazione dei lavoratori di Stellantisnel nostro Pese", rimarca il segretario nazionale Samuele Lodi, ribadendo l’importanza che l’azienda presenti un piano industriale dettagliato e trasparente.

L’Ugl Metalmeccanici, per voce del segretario nazionale Antonio Spera, rammenta come l’incontro sia stato convocato a seguito della richiesta congiunta di tutte le sigle sindacali". L’Ugl intende ribadire le proprie priorità: garanzie per gli stabilimenti, misure immediate a tutela dei lavoratori e chiarezza sulle reali prospettive future. La transizione ecologica, pensata in modo rigido e in un’unica direzione, rischia di avere pesanti conseguenze occupazionali, non solo per i dipendenti diretti di Stellantis ma anche per l’intera filiera dell’indotto", avverte Spera.

Roberto Di Maulo, segretario generale della Fismic Confsal, definisce il 20 ottobre "un momento decisivo per il futuro industriale del gruppo in Italia. I lavoratori hanno bisogno di certezze –  afferma –. Cassino e Termoli devono avere garanzie chiare e piani concreti, Mirafiori, Melfi e Pomigliano non possono permettersi ulteriori riduzioni di produzione. L’Italia ha competenze uniche e una tradizione industriale da valorizzare dentro la strategia europea del gruppo. Filosa ha l’opportunità di dare un segnale forte, aprendo una nuova fase di dialogo e partecipazione".  30 sett. 2025

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