Atessa. Sciopero dei lavoratori Iscot. 'Troppe anomalie' e il sindacato va dal giudice

Carichi di lavoro differenti da quelli che risultano su contratto; parte dei lavoratori posti in cassa integrazione Covid, mentre altri fanno gli straordinari; i turni comunicati solo un giorno prima, in barba al contratto di categoria che prevede che essi siano resi noti con almeno con quindici giorni di anticipo...

Sono alcune delle incongruenze denunciate dal sindacato Failms riguardo alla Iscot, una delle ditte che si occupano delle pulizie alla Sevel di Atessa (Ch). E oggi, per protestare contro questa situazione, ci sono state due ore di sciopero su tre turni, con anche sit-in davanti allo stabilimento del Ducato. 

"Ci sono lavoratori - spiega in una nota Remo Casalanguida, Failms Lanciano-Chieti - sia interinali che a tempo indeterminato che, in base al contratto firmato, dovrebbero prestare servizio per complessive 14 ore settimanali, invece ne lavorano 40: situazione di irregolarità che si protrae da lughissimo tempo. Il ticket restaurant non viene riconosciuto a tutti; parte del personale è inquadrato in una categoria contrattuale inferiore rispetto alle mansioni che svolge. Capita - viene ancora evidenziato - che i dipendenti si facciano 100 chilometri e invece di fare le canoniche 7-8 ore, vengono fatti lavorare solo per quattro ore. E succede pure che vengano fatti lavorare il sabato notte, tornare a casa, dormire qualche ora per rimetterli di nuovo all'opera nel pomeriggio, contravvendendo a tutte le norme sulla sicurezza". 

"Per anni - viene aggiunto - abbiamoevidenziato queste anomalie sperando che si corresse ai ripari, ma così non è stato, nonostante incontri e videoconferenze. A questo punto - è la conclusione - non ci resta che segnalare la situazione esistente alla magistratura, anche alla Procura della Repubblica". 31 mag. 2021

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