Coronavirus. 'Le mascherine prodotte da Fca e date a scuole e aziende non sono idonee'

"Non sono rispondenti ai requisiti di norma in tema di efficienza di filtrazione batterica" le mascherine chirurgiche prodotte dall’azienda Fca-Fiat.

La comunicazione arriva dall'Usb-Unione sindacale di base che, insieme alla "Rete Iside" e all’organizzazione studentesca "Osa", ha inviato all’azienda Archa, autorizzata dall’Ente Italiano di accreditamento Accredia, le mascherine realizzate dal colosso metalmeccanico.

"Sottoposte a test di laboratorio, - spiega in una nota l'Usb - le mascherine hanno dato valori di filtrazione oscillanti tra l’83,53 e l’86,39%, quando la normativa stabilisce un limite di accettabilità del 95% per le mascherine tipo I (due strati) e del 98% per il tipo II e IIR (tre e quattro strati)". I test sono stati effettuati il 15 gennaio scorso "esponendo ad aerosol batterico la faccia interna del campione con un flusso di aspirazione di 28,3 litri/minuto".

"Insomma - tuona l'Usb -  le mascherine acquistate a milioni dalla Protezione civile e fornite ogni giorno alle scuole per garantire agli studenti e al personale insegnante, tecnico e amministrativo la possibilità di stare in aula in sicurezza, non garantiscono il filtraggio necessario a proteggerli. Lo stesso vale per gli operai di Fca - compresa la Sevel di Atessa - e delle aziende collegate, ai quali vengono forniti identici dispositivi".

Il sindacato e le due associazioni, visti i risultati, "hanno dato mandato ai propri legali di rivolgersi con urgenza all'autorità giudiziaria al fine di verificare se nei fatti descritti siano ravvisabili gli estremi del reato di frode in pubbliche forniture e ogni altra ipotesi delittuosa in relazione al pericolo cagionato alla incolumità pubblica, anche con riguardo agli omessi controlli dei dispositivi in questione, nonché di verificare se dai fatti descritti sia derivato un danno per l’Erario. Si chiederà inoltre alla magistratura di adottare ogni provvedimento cautelare opportuno al fine di tutelare la salute dei lavoratori e dei cittadini".

Nel frattempo si "chiede alle istituzioni e agli enti preposti di sospendere la fornitura di mascherine prodotte da Fca e distribuite nelle scuole e ai lavoratori di Fca, degli indotti e ovunque queste vengano consegnate in Abruzzo". E un esposto è stato già inviato alla Asl Lanciano Vasto Chieti, alla Procura di Lanciano e alla Prefettura di Chieti.  24 genn. 2021

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