La Regione dà ok a 'Megalò 2', in zona di esondazione del fiume...

Il Comitato Via della Regione Abruzzo ha rilasciato parere favorevole alla Valutazione di impatto ambientale "in sanatoria" del progetto "Mirò", noto al pubblico come "Megalò 2". L'opera, proposta dalla Sile Costruzioni, prevede la realizzazione di nuovi edifici commerciali tra Chieti Scalo e Cepagatti, in un'area adiacente al fiume Pescara.

La decisione ha suscitato immediate reazioni di sdegno da parte delle associazioni ambientaliste e delle forze politiche contrarie. "L’approvazione - afferma Augusto De Sanctis, del Forum Acqua Abruzzo - è avvenuta nonostante le battaglie legali che hanno portato il Comitato a dover esprimere una nuova valutazione. Tuttavia, anziché ribadire un parere negativo con una motivazione più solida, il Comitato ha dato il nulla osta al progetto, limitandosi a comminare una multa di appena 35mila euro".

Un segnale preoccupante, secondo il Forum H2O, che nel 2017 aveva già denunciato il rischio che la Valutazione di impatto ambientale "a sanatoria" diventasse prassi. Nonostante le mobilitazioni e gli appelli di centinaia di associazioni, il Governo dell'epoca – guidato da Paolo Gentiloni – introdusse la possibilità di regolarizzare opere già avviate, prevedendo sanzioni irrisorie rispetto agli investimenti multimilionari in gioco.

Ricorda il Forum Acqua: "Una preziosa ansa del fiume Pescara sarà a questo punto - se non ci saranno ulteriori ricorsi - completamente occupata, visto che si aggiungeranno definitivamente ulteriori costruzioni a quelle esistenti di Megalò. Il tutto dietro enormi argini a difesa di queste strutture e con la beffa per il pubblico di dover pagare decine di milioni di euro per costruire aree di espansione del fiume appena a monte per cercare di alleviare piene che prima sfogavano appunto nell'ansa che ora verrà completamente antropizzata.

Una situazione imbarazzante tra sanatorie e cattiva pianificazione che spiega molto bene il perché nel nostro Paese ogni pioggia rechi danni immensi".

Sull’approvazione della Via in sanatoria si esprime con durezza anche Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, che denuncia "lo scandalo bipartisan dietro questa vicenda. Se da un lato - dichiara - la Regione, oggi governata dal centrodestra di Marco Marsilio, ha dato il via libera all’ecomostro, dall’altro la norma che ha riaperto la strada al progetto bocciato è stata introdotta dal governo di centrosinistra nel 2017. Il nostro territorio continua a essere saccheggiato dagli energumeni del cemento", dichiara Acerbo, rilanciando l’appello "a mobilitarsi"

La battaglia, dunque, non è ancora finita. Si annunciano nuovi ricorsi e proteste per fermare quello che gli ambientalisti definiscono "un ennesimo scempio urbanistico", frutto di una politica che continua a ignorare le evidenze scientifiche e il rischio crescente di dissesti idrogeologici.  14 mar. 2025

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