Lanciano. Spaccio coca e crack. Droga purissima e molto cara. ‘Ti pago appena prendo lo stipendio’

Era una macchina oliata e organizzativamente specializzata nello spaccio di droga, anche molto costosa, quella smantellata l’altro ieri, dalla polizia, con 9 arresti a Lanciano (Ch) e dintorni. 

Dal 2017 a gennaio 2019 il gruppo è andato avanti a raffica. I suoi componenti  si definivano dei numero uno magnificando costantemente la qualità del loro stupefacente. Non solo la cocaina purissima, spesso in arrivo da Napoli, definita “La bomba”, oltre un chilo fino a 2.500 euro, ma pure la qualità dell’hashish venduta a 15 euro la dose.... “E che è plutonio”, si stizzisce un compratore in una delle intercettazioni in possesso degli investigatori.

Per ulteriori acquisti anche puntatine a Pescara, nel quartiere Rancitelli.  E poi la marijuana, smerciata in gran quantità, con acquisti fino a tre chilogrammi la volta. L’operazione antidroga della polizia, denominata ‘Numero uno’,è un altro pericoloso baluardo dello smercio in città e comuni limitrofi. Ora c’ è un ulteriore stop dopo i nove provvedimenti cautelari firmati dal gip del tribunale di Lanciano, Massimo Canosa.

Per stroncare il sodalizio il pm Francesco Carusi aveva addirittura chiesto nove arresti in carcere, uno ai domiciliari, 5 obblighi di presentazione e un obbligo di dimora. Alla fine sono andati ai domiciliari Gabriele Iacovella, 24 anni; Gasperino Trivilini, di 39; Nazario Pio Boscarino, 21; Giuseppe De Benedetto, 52;  Andrea Pierini, 40. Obbligo di dimora per Camillo Musa, 38, e di presentazione per Federico Di Nenno, 23; Giuseppe D’Urso, 40; Willie Emmanuel Toribio Rubel, di 25. In totale sono 19 gli indagati e quelli a piede libero sono A.F., A. T., B.T., W.P., G.G., R.T., F.M.,A.C., residenti in vari comuni tra cui, oltre Lanciano, Castel Frentano, Atessa, Filetto, Fara San Martino, Santa Maria Imbaro. 

Al vertice organizzativo i napoletani trapiantati a Lanciano, Federico Irollo, 43 anni, e suo genero Ciro Ienco, di 23, già arrestati per droga  e condannati, attualmente reclusi.

’Numero uno’ nasce  il 29 giugno 2018 con l’arresto di due fratelli minori nell’area di viale delle Rose a Lanciano. Operazione di polizia che porta dritto a Iengo. I fratelli avevano comprato un panetto di hashish a 600 euro. Tutto il resto è in oltre un anno di indagini, intercettazioni audio e video e gps satellitari piazzati su alcune auto. Spaccio a Lanciano,  divisa in zone. Così cocaina, crack ed altro venivano ceduti davanti a vari distributori di benzina, centri commerciali, bar e persino al cimitero di Mozzagrogna. Inquisiti che si fanno intercettare pure mentre descrivono lavorazione e ingredienti utilizzati per fare il crack, dopo aver osannato l’arrivo da Napoli di cocaina al 96% pura e di alta qualità.

Dietro ordinativi di cocaina cruda e cotta fatti da una donna si celavano anche appuntamenti sessuali. Si è detto che era eccellente la droga venduta, persino l’hashish chiamata “Bella canna” per qualcuno “E’ buona più della pera”. E poi sul mercato gocce di metadone, psicofarmaci, Depakim e il rilassante Benzodiazepina, definite “Pallette”, sostanze con cui si facevano miscugli che qualcuno ha chiamato “La droga dello stupro”. Un acquirente la vuole ma chiede di aspettare che prenda lo stipendio. Tutto da pagare in contanti, specie Iengo non faceva crediti. “Ti spalmo come la marmellata” minacciava un creditore. Per il 13 dicembre fissati gli interrogatori di garanzia.

Walter Berghella

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