Lanciano. Investì e uccise suora sulle strisce pedonali: condannato

L'incidente risale a due anni fa. Travolse e uccise suor Cesarina Colasante, di 75 anni.

Ora c'è la sentenza del gup di Lanciano Giovanni Nappi, pm Francesco Carusi, che ieri ha condannato, col rito del patteggiamento, Massimo V., di Lanciano (Ch), che ha avuto due anni di carcere, con pena sospesa e non menzione, per il reato di omicidio stradale. L'uomo è difeso dall’avvocato Paola Zulli. I cinque famigliari eredi della vittima, patrocinati dall’avvocato Germano Nuzzo, avevano già ottenuto il risarcimento assicurativo di circa 100 mila euro.

Il tragico incidente avvenne la mattina del 31 luglio 2019 in via Dalmazia, a pochi metri di distanza dalla sede della Sangritana. La religiosa fu ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Pescara, dove giunse in stato di coma a causa del politrauma subito, gravissimo quello cranico. Purtroppo, 21 giorni dopo il ricovero, il 20 agosto, suor Cesarina è deceduta lasciando privi della sua umanità, spiritualità e carità quanti la conoscevano e l’amavano.

La mattina dell’incidente la donna, nata a Treviso ma originaria del Chietino, stava attraversando la strada, non distante dalle strisce pedonali. Era da poco uscita dal vicino istituto Sacri Cuori di via Santo Spirito. Purtroppo, nell’attraversare in senso diagonale, è stata falciata dalla Range Rover Evoque, condotta dall’imputato che nulla ha potuto per evitare il tremendo impatto, abbagliato anche dal sole che a quell’ora, erano le 9, è in posizione frontale e dunque pericoloso per gli automobilisti. La vettura aveva appena superato il passaggio a livello della Sangritana ed aveva svoltato in curva: si è trovata di colpo la suora al centro della carreggiata. Una dolorosa vicenda che col patteggiamento si è voluto evitare di portare al giudizio ordinario, certamente lungo. Le perizie della difesa puntavano alle circostanze della collisione lontana dalle strisce pedonali e, forse, anche per improvviso malore. 01 giu. 2021

Walter Berghella

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