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Rapine a mano armata seriali, durante tutto il mese di gennaio scorso, con la droga binomio inscindibile.

Le razzie a bar e tabacchi di Lanciano (Ch) e comuni limitrofi dei mesi passati, servivano proprio per acquistare stupefacenti, e uno degli arrestati, Giannicola Bada, 39 anni, di Lanciano, andava a comprarli da Iolanda De Rosa, 46 anni, madre di quattro ragazzini minorenni, residente nel quartiere Santa Rita di Lanciano e finita al centro di un poderosa attività di cessione.

Un market della droga: questo era diventato l'appartamento di lei, che dirigeva personalmente le operazioni di smercio casalingo. Ora le è stato notificato un provvedimento di custodia cautelare in ordine al reato continuato di spaccio di stupefacenti: è agli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico. Il provvedimento è stato chiesto dal pm dela Procura di Lanciano, Francesco Carusi, e firmato dal gip Massimo Canosa.

Le indagini nei suoi confronti sono partite nello scorso mese di luglio, con appostamenti e pedinamenti e il costante monitoraggio dell’area e dello stabile in cui vive, svolti quotidianamente, anche in orario notturno. La protagonista della vicenda vendeva droga tra le mura domestiche, anche alla presenza dei figli. Le dosi finivano nelle mani di clienti di Lanciano e dintorni che, con frequenza, andavano a trovarla a casa, anche più volte al giorno. Si annunciavano con rapidi contatti telefonici di avvertimento, sms e squilli, poi salivano velocemente ed altrettanto rapidamente si dileguavano.

Nel corso delle verifche, supportate da riprese video, sono stati identificati oltre 30 acquirenti, tutti dell’area frentana e di un’età compresa tra i 18 ed i 45 anni, e sono state sequestrate altrettante dosi di cocaina che la donna cedeva al prezzo di circa 50 euro ciascuna. Era il mezzo con cui sfamava la numerosa prole, l'unico con cui sosteneva la famiglia. Si stima un introito di 500 euro al giorno.

L’operazione, chiamata “Tabula rasa”, è stata  effettuata dai carabinieri della compagnia di Lanciano, coordinati dal tenente colonnello Vincenzo Orlando e dal tenente Giuseppe Nestola (vedi foto), a capo del Norm, e ha portato a complessivi tre arresti, con due distinti provvedimenti cautelari.

Gli altri due arresti, per tentata rapina a un anziano di Castel Frentano (Ch), riguarda appunto Bada, già rinchiuso nel carcere di Pesaro, e Gessica Roberta Angelucci, 36 anni, pure residente a Lanciano, reclusa a Teramo. I due, la notte dello scorso 6 gennaio, sono penetrati in casa di A.C., 91 anni, mentre dormiva, rompendo gli infissi. Erano travisati con cappello e mascherina. Attorno alle 3 hanno svegliato il pensionato, facendolo sedere sul letto con la pistola puntata contro da Bada, mentre la complice, che cercava di non farsi riconoscere, rovistava l’appartamento alla ricerca di denaro e preziosi, senza trovare nulla. I due sono difesi rispettivamente da Giuseppina Di Bucchianico e Vincenzo Menicucci.  Anche in questo caso l’incrocio di dati e frammenti di videosorveglianza hanno ricondotto a persone già implicate con altre rapine, in particolare Bada è stato inchiodato dagli abiti che indossava.

La mamma col vizietto dello spaccio è difesa dall’avvocato Massimo Biscardi e sarà interrogata dal gip sabato 5 marzo. "Con l’operazione "Tabula rasa" - spiega il comandante Orlando – abbiamo azzerato una situazione delinquenziale che ha lungamente scosso Lanciano e creato allarme sociale". 01 mar. 2022

Walter Berghella

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Foto Andrea Franco Colacioppo

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