Sanità Abruzzo. Sospiri e Febbo indagati per corruzione da Procura Pescara

Sequestri e perquisizioni in Abruzzo nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Pescara che sta scavando negli anfratti della sanità regionale.

L'inchiesta, del pm Andrea Di Giovanni, ruota attorno alla figura e all'attività dell’imprenditore della sanità Vincenzo Marinelli, 85 anni, ex dirigente della Nazionale di calcio under 21 e presidente onorario del Pescara. L'imprenditore è sotto inchiesta insieme alla figlia e ad altri dipendenti per aver messo in atto "una sistematica attività di corruzione (attraverso regalie, incarichi, assunzioni, favori, dazioni di denaro) e di turbativa di procedimenti amministrativi e gare in corso". 

Questa mattina la polizia ha sequestrato il cellulare del presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, e ha perquisito l’abitazione e gli uffici dell’ex assessore regionale alle Attività produttive e al Turismo, Mauro Febbo, ora consigliere. Entrambi sono indagati. Il primo deve rispondere di corruzione e associazione per delinquere perché, nel corso degli accertamenti, sarebbe saltato fuori "il suo totale asservimento agli interessi privati di Vincenzo Marinelli e delle società allo stesso riconducibili".

Questa sudditanza, secondo gli investigatori, avrebbe condotto ad affidare "incarichi dirigenziali in ambito sanitario regionale e locale a persone di fiducia di Marinelli, in cambio di assunzioni e finanziamenti elettorali". A Febbo, invece, viene contestato  un episodio di corruzione risalente alla primavera dell'anno scorso. "Quale assessore e consigliere di maggioranza della Regione Abruzzo – si legge negli atti della magistratura – riceveva somme in contanti ed altre erogazioni, in cambio dell’impegno a far bandire la gara per l’esecuzione del project financing per la realizzazione del nuovo polo oncologico dell’ospedale di Chieti".

Sospiri, in una nota, scrive: "Ho ricevuto un avviso di garanzia nel quale mi si addebitano rapporti con Marinelli per assunzioni e finanziamenti che avrebbero dovuto avere presunte ricadute elettorali. Mi è stato chiesto di consegnare il mio Iphone, per consentire approfondimenti d’indagine su presunte conversazioni e ora attendo fiducioso l’esito di tali verifiche, con estrema serenità”.

Riguardo alla vicenda il presidente della Regione, Marco Marsilio, "esprime piena fiducia nell’operato della magistratura e nei comportamenti di Sospiri e Febbo, nella certezza che sapranno chiarire la loro totale estraneità ai fatti oggetto di indagine. A tal proposito, si augura che i doverosi accertamenti della Procura possano avvenire nel minor tempo possibile, fugando ogni ombra che possa turbare la serenità dell’attività istituzionale". 03 mag. 2021

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