Bruciano le montagne dell'Aquila, dove finora sono stati inceneriti 100 ettari di pino nero, frutto di un rimboschimento effettuato negli anni Trenta.

Si tratta anche di una fascia esterna del Parco nazionale Gran Sasso Laga. 

Il fuoco, da ieri pomeriggio, imperversa sulle alture che dominano l'abitato della frazione di Arischia, e nella notte si è esteso verso la strada. La frazione è distante dal capoluogo circa 10 km di strada, ma appena un chilometro in linea d'aria. 

All'opera, sul Monte Omo, quattro canadair, un elicottero e squadre a terra dei vigili del fuoco. E’ stato richiesto inoltre il supporto di un S-64 Ericsson partito da Capodichino con portata di 9.000 litri d'acqua. Due i fronti del rogo, contro cui sono impegnati anche i volontari della Protezione civile, un elicottero regionale e i carabinieri forestali e la polizia. 

E un altro vasto incendio, da oggi, sta interessando il quartiere di Pettino e la frazione di Cansatessa, sul Monte Cozza, in un posto non distante dalle abitazioni, con preoccupazione tra la popolazione. Alcuni anziani, in forte apprensione, si sono sentiti anche male e sono stati portati al Pronto soccorso.

I due roghi non sarebbero collegati ma sono divampati, ad un giorno l'uno dall'altro, alla stessa ora. Ad Arischia  i carabinieri forestali hanno trovato alcuni inneschi. Secondo le forze dell'ordine ci sarebbe la regia di piromani in entrambi i casi: la natura e le modalità degli incendi ricordano quelle dei roghi che nell'estate 2017 distrussero oltre mille ettari di bosco sul monte Morrone, altro elemento al vaglio degli investigatori.

I centri di Pettino e di Cansatessa distano circa 150 metri dal fronte del fuoco; con grande spiegamento di forze si sta lavorando per circoscrivere le fiamme. In aria quattro canadair più elicotteri dei vigili del fuoco, della Protezione civile, dei carabinieri forestali. 

"Invito tutti i cittadini che hanno notizie o hanno visto qualcosa di sospetto a comunicare, anche in forma anonima, alle forze dell'ordine qualsivoglia informazione utile all'individuazione di chi, sciaguratamente, sta mandando in fumo ettari di bosco, patrimonio di tutti": è l'appello del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. "I forestali - prosegue  - hanno individuato la zona di innesco dell'incendio di Monte Omo di Arischia, escludendo categoricamente una causa accidentale o di autocombustione. L'incendio, a loro dire, è assolutamente doloso e la concomitanza di innesco con l'incendio di Cansatessa lascia presagire lo stesso disegno criminale". 

Il Comune dell'Aquila ha attivato il Coc, Centro operativo comunale, con le funzioni di assistenza alla popolazione, censimento, volontariato e mezzi e materiali per l'emergenza incendi. "La situazione creatasi è complessa", dichiara il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi -. Attualmente sono già impegnati sul campo, da oltre 24 ore, sette canadair, due elicotteri, quasi centocinquanta unità tra vigili del fuoco e Protezione civile, 35 uomini del IX reggimento Alpini con assetti altamente specializzati per la gestione delle operazioni antincendio boschivo. Presente anche personale del Comune dell'Aquila che sta collaborando alla realizzazione di linee tagliafuoco".

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Il video riguarda gli interventi ad Arischia

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